«La Pasqua di Gesù ci dona lo Spirito»

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Ultima catechesi, Veglia e Messa di Pentecoste in cattedrale e benedizione dei mezzi della CRI

TORTONA – La Pentecoste è la festa che conclude il tempo pasquale e rappresenta un momento fondamentale nella vita della Chiesa, perché dona l’effusione dello Spirito Santo.

Questo concetto è stato al centro dell’ultima catechesi del vescovo di mercoledì 20 maggio, nella quale ha invitato i fedeli presenti in cattedrale e i numerosi collegati sui media diocesani, a concentrarsi sui versetti finali del capitolo 15 e su quelli iniziali del 16 del vangelo di Giovanni che la liturgia propone in occasione della festa. Lo Spirito Santo è stato anche il protagonista della Veglia di preghiera di sabato 22 maggio, alle ore 20.45, in cattedrale, alla quale sono state invitate le associazioni laicali diocesane, in particolare il Movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo che era presente con il coordinatore diocesano Domenico Cirigliano e con un gruppo di membri.

Dopo la Liturgia della Parola e la proclamazione del vangelo, Mons. Vittorio Viola ha rivolto un pensiero ai presenti, invitandoli a comprendere che «il dono dello Spirito arriva a noi come frutto della Pasqua e senza di esso la missione di Gesù resterebbe incompleta perché non si può avere conoscenza di lui senza la sua azione in noi».

«Senza questo dono – ha affermato – i suoi sarebbero rimasti prigionieri della loro comprensione.

La Pentecoste è la manifestazione piena dell’effusione dello Spirito che è iniziata con l’ultimo respiro sulla croce e che si manifesta poi nel primo respiro la sera di Pasqua quando i suoi sono nel cenacolo».

«La vita cristiana è vita nello Spirito perché lui agisce in noi, come nel pane e nel vino, per conformarci a Cristo. – ha spiegato Mons. Viola – Abita in noi e la sua presenza diventa azione potente che attende spazi liberi in cui poter agire, come ha fatto nel grembo della Vergine Maria. Anche per ciascuno di noi è stato pensato un percorso personalissimo di conformazione». La Veglia è poi proseguita con l’adorazione eucaristica silenziosa, un momento molto toccante prima dell’invocazione dello Spirito nella benedizione finale.

Domenica 23 maggio, solennità di Pentecoste, il pastore diocesano ha celebrato la S. Messa solenne alle ore 10.30 in cattedrale, alla quale hanno preso parte il sindaco Federico Chiodi, il vice sindaco Fabio Morreale, il presidente del consiglio comunale Giovanni Ferrari Cuniolo, alcuni rappresentanti delle istituzioni, la presidente del Comitato della Croce Rossa di Tortona, Patrizia Mauri e dei volontari del soccorso. Nell’omelia il vescovo, commentando il citato brano giovanneo, ha ricordato come Gesù, nel contesto dell’ultima cena, annuncia ai suoi la sua resurrezione e loro non capiscono.

Solo quando lui tornerà al Padre e arriverà il Paràclito, che «permette la vera conoscenza del Figlio», per i discepoli ci sarà la vera risurrezione.

«Con la Pasqua di Gesù viene alitato nuovamente sugli uomini il respiro di Dio che è lo Spirito Santo che fa conoscere Cristo per conformazione a lui. La sua azione in noi ha bisogno della docilità e della sottomissione gioiosa che si concretizza nell’offerta di se stessi e nell’esperienza dell’amore».

Al termine della celebrazione, il vescovo, con il parroco don Claudio Baldi, il diacono Ernesto Stramesi e le autorità presenti, si è portato sul sagrato del Duomo per benedire le nuove ambulanze e i mezzi donati alla CRI di Tortona.

La presidente Patrizia Mauri, commossa, ha avuto parole di gratitudine per tutti i volontari che si sono sempre adoperati per il bene della comunità e per le istituzioni e i singoli cittadini che hanno sempre sostenuto la Croce Rossa e hanno fatto sentire la loro presenza e la loro vicinanza in termini umani ed economici. Anche il sindaco Federico Chiodi ha espresso sentimenti di profondo affetto per i membri del Comitato che ha definito i “Cavalieri dell’Amore”.

Daniela Catalano

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