«La Quaresima tempo di silenzio e di ascesi»
Il vescovo ha officiato il rito delle Ceneri
TORTONA – Lunedì 1° marzo, alle ore 21, in cattedrale il vescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica con l’imposizione delle Ceneri che era stata rinviata a causa delle restrizioni attuate in materia sanitaria contro il Coronavirus. La funzione, che segna l’inizio del cammino della Quaresima, si è svolta nel rispetto delle norme previste dall’emergenza sanitaria: mantenendo le adeguate distanze tra i fedeli, omettendo il segno della pace e ricevendo l’ostia solo sulle mani ed è stata trasmessa in streaming sul sito di “RadioPnr” e del “Popolo”.
La messa si è aperta con la processione di presbiteri, diaconi e chierici fino all’altare maggiore, du- rante la quale sono state portate le ceneri che poi il vescovo ha benedetto prima di cospargerle sul capo dei presenti.
Dopo la lettura del capitolo 25 del vangelo di Matteo, Mons. Viola ha iniziato la sua omelia esortando i fedeli presenti e on line a «farsi provocare dalla Parola e a non restare indifferenti». Ha invitato a porsi in ascolto e a fare silenzio, proprio in giorni in cui tutti hanno detto qualunque cosa; a riappropriarsi dello spazio della preghiera e della riflessione.
«In situazioni difficili come quella attuale, dovuta alla diffusione del virus, – ha detto il vescovo – emerge forte il nostro senso di caducità e di smarrimento che può trovare una risposta nel silenzio e nell’ascesi». Soffermandosi sul brano del Levitico della prima lettura ha sottolineato come «la santità di Dio diventa un agire che cambia le nostre relazioni laddove ci viene chiesto l’amore per il fratello. La legge di Mosè illumina la fedeltà di Israele ed è la possibilità per stare dentro il dono dell’alleanza».
Nel vangelo emerge chiaramente il giudizio di Dio che concede a ogni uomo l’occasione di incontrare il Signore nelle relazioni personali. «Lui ha scelto di incarnarsi nel povero, nell’oppresso, nell’affamato e noi possiamo incontrarlo se abbiamo il cuore aperto». Dobbiamo chiederci quante volte riconosciamo presente Dio nel nostro prossimo e renderci conto che «la certezza di poterlo incontrare è notizia buona perché ci fa decidere ora quale sarà il nostro giudizio su di noi nell’ultima ora».
«Il tempo di Quaresima – ha terminato – deve essere vissuto come un tem-po di esercizi spirituali per tutta la Chiesa durante il quale fare penitenza e rivestirsi di cenere per prepararsi a “fare” la Pasqua».
Terminata la riflessione la messa è proseguita con il rito dell’imposizione delle Ceneri sui presenti.
Prima della benedizione finale, il celebrante ha ricordato le norme liturgiche dei prossimi giorni e ha invitato a seguire la recita del rosario e la Via Crucis trasmesse sul web dalla cattedrale di Tortona.
Daniela Catalano