La recitazione come altra via per l’incontro con Lui

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Il teatro in oratorio: una proposta di crescita e di conoscenza di Dio e del Vangelo che è anche culturale. Sabato 3 maggio al “De Tommasi” di Broni andrà in scena Il sogno di Giuseppe

Sabato 3 maggio alle ore 21 presso il teatro dell’oratorio “De Tommasi” di Broni il gruppo dei giovani della parrocchia andrà in scena con Il sogno di Giuseppe, il noto musical di Pietro Castellacci e Giampaolo Belardinelli, che narra di Giu- seppe, figlio di Giacobbe, venduto dai fratelli. Giuseppe è uno dei patriarchi del popolo di Israele, la cui storia è riportata nel libro della Genesi dal capitolo 37 al capitolo 50. La trama è di per sé molto semplice: Giuseppe è il figlio prediletto di Giacobbe; i fratelli invidiosi se ne liberano, vendendolo come schiavo; Giuseppe si ritrova in Egitto e, dopo varie vicissitudini, grazie alla sua intelligenza, fa fortuna, salva il paese e la sua famiglia dalla carestia e perdona i fratelli. Questo, però, sarebbe un modo estremamente sintetico di leggere la storia di Giuseppe; si tratta in realtà di una pagina biblica ricca di insegnamenti. Il filo conduttore del racconto sono i sentimenti, primo fra tutti la fede in Dio e l’amore che ne consegue. Non è un caso se i giovani dell’oratorio di Broni hanno scelto di presentare alla comunità lo spettacolo nel Tempo di Pasqua: allo spettatore attento non sfuggiranno i molti parallelismi tra la vicenda di Giuseppe e la Passione e Risurrezione di Gesù. In entrambi i casi c’è un piano divino: Dio ha mandato avanti Giuseppe per preparare la strada e far vivere i fratelli; Dio ha mandato avanti il suo Figlio per preparare la strada della vita a tutta l’umanità. Cimentandosi nel lavoro teatrale, i giovani attori hanno compreso che ognuno di noi deve applicare questo discorso a se stesso: solo nella pienezza dei tempi potremo capire che dietro ai vari passaggi della nostra esistenza, anche quelli difficili o dolorosi, c’era un progetto e che anche quelle situazioni negative sono servite per il bene. Dio è il Signore della storia, il male non è più forte del bene, il peccato, anche se in alcuni momenti sembra avere il sopravvento, non comanda il modo. È l’annuncio della Pasqua cristiana! La vicenda di Giuseppe è una storia di Risurrezione! Molte sono state le energie spese in questo progetto, ma l’entusiasmo non è mai mancato. Quella del teatro è un’esperienza che fortifica il gruppo, accresce la gioia dello stare insieme in oratorio e permette di interiorizzare temi fondamentali della nostra fede. Il compito di chi vuole educare alla fede è accompagnare un giovane all’incontro personale col Signore vivo e risorto; raccontare col teatro ha certamente questo scopo. La Bibbia stessa è un racconto e il primo narratore è Dio. Se anche grazie al teatro un ragazzo arri- va a conoscere un po’ di più Dio, perché si sente stimolato a leggere i Vangeli o qualche pagina dell’Antico Testamento, ritrovando quella storia di cui è stato interprete, forse l’obiettivo può ritenersi raggiunto. Più di quaranta persone hanno collaborato alla realizzazione dello spettacolo, curando audio e luci, musiche eseguite dal vivo, coro, coreografie, costumi, allestimento scenico… ma desideriamo menzionare solo i nostri volenterosi ragazzi, che con questa serata chiuderanno il loro precorso formativo di questo anno pastorale per dedicarsi nei prossimi mesi alle attività estive. Alex Anthony, Andrea Cavanna, Anna Ciraolo, Cesare Pistore, Chiara Gandini, Chiara La Cognata, Chiara Zanetti, Clara Sforzini, Davide Stan, Davide Zanetti, Elia Occhiuzzi, Elisa Grignani, Emma Al- berti, Fabio Pistore, Federico Milani, Giovanni Giganti, Giulia Rossella, Letizia Corrao, Luca Rapac- cioli, Marianna Sforzini, Martina Salvaneschi, Matilde Generale, Mattia Alessi, Neja Wickramathilaka, Simone Caroprese, Subhash Warnakulasuriya avranno bisogno di vedere tra il pubblico volti amici pronti a incoraggiarli e sostenerli, pertanto… siete tutti invitati!

Nadia Muriniti

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