La sindaca Garlaschelli: «Restiamo uniti»
«Sono giorni difficili per Voghera. Ma restiamo uniti: solo così potremo superare questo momento». Sono le parole della sindaca Paola Garlaschelli che ha deciso di parlare alla città. «Siamo increduli per la tragedia che si è consumata, scossi dal clamore che ha investito la nostra città e dalla strumentalizzazione mediatica che hanno assunto fatti che la magistratura è stata chiamata a chiarire. È successo qualcosa di molto grave che inevitabilmente ci induce a riflettere profondamente. È morta una persona in circostanze drammatiche e un assessore della mia Giunta, persona stimata e rispettata in città, di cui abbiamo apprezzato il lavoro di questi mesi, è stato travolto da un fatto tragico. Non sta a noi giudicarne le responsabilità o le colpe. Insieme ai colleghi della Giunta ed ai consiglieri di maggioranza ho ritenuto che un rispettoso silenzio fosse in questi giorni la scelta più saggia». «Voghera è una città oggi ferita come lo siamo noi tutti. Ho il dovere di difenderla e di descrivere la realtà, che è ben diversa da quella che sta emergendo. Voghera è una città moderata e accogliente in cui un pilastro portante del vivere sociale è costituito da associazioni di volontariato e da una fitta rete di servizi sociali. È una città forte di una comunità che ha ben presente quali siano i valori e il rispetto per i cittadini di ogni colore politico, credo ed etnia. Ciò che è accaduto ci ha colpiti profondamente, ma non fermati. Un episodio come quello accaduto nei giorni scorsi, seppur così grave, non può farci mancare il coraggio e la voglia di andare avanti a costruire una Voghera migliore.La tragedia che si è consumata nella nostra città ha subito una strumentalizzazione mediatica e ora il mio appello va alla stampa, ai cittadini, ai manifestanti e ai politici. Voghera merita rispetto. Spegniamo le ostilità e uniamoci solidali, perché il modo migliore per rispettare la memoria di chi non c’è più è preferire il dialogo all’odio e alle barricate».
Mattia Tanzi