La Terza Età avrà il suo “garante”
Approvata dal Consiglio comunale la figura che vigilerà sui diritti degli anziani della città
TORTONA – Su un territorio in cui le persone ultrasessantacinquenni risultano un quarto del totale dei residenti, la politica tortonese ha ritenuto opportuno istituire una figura dedicata a questa fascia d’età, per monitorare il funzionamento dei servizi, segnalare eventuali carenze, armonizzare le iniziative ad essa dedicate.
Nell’ultimo consiglio comunale è stata approvata, con voto unanime, la mozione con cui si chiedeva di istituire il garante della Terza Età presso il Comune di Tortona, sul modello di quanto già avvenuto in altri centri di maggiori e analoghe dimensioni, da Genova a Fiorenzuola D’Arda. Primo firmatario di tale proposta è stato il consigliere comunale di Forza Italia, Pierpaolo Cortesi, che martedì scorso ha presentato ufficialmente, insieme al sindaco Federico Chiodi e al presidente del consiglio comunale Giovanni Ferrari Cuniolo, quali saranno le funzioni di questa figura istituzionale.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche altri esponenti del partito di Forza Italia, tra cui il coordinatore cittadino Pierpaolo Pareti e il senatore Enrico Pianetta.
Si tratta di una proposta condivisa da tutte le forze politiche, come ha sottolineato il primo firmatario: «È un successo non di una parte, ma della città quando certe iniziative non hanno colore politico. È confortante vedere che su un tema generale come la tutela delle persone anziane ci sia stata piena convergenza». Il garante della Terza Età non sarà uno sportello al quale rivolgersi, nemmeno una sorta di difensore civico di categoria e non avrà funzioni consultive, ma una figura di controllo e coordinamento. «La persona che ricoprirà questo incarico monocratico – è stato spiegato durante la presentazione – non dovrà essere a disposizione di ogni singolo cittadino: per quel tipo di ascolto esistono già i servizi sociali e il Cisa, che svolgono ampiamente tale funzione e possono essere da tutti fruiti in ogni momento per qualsiasi necessità.
In questo caso il garante aiuterà le istituzioni alla funzione di tutela della popolazione anziana in quanto patrimonio della società, sia come persone ancora attive sia bisognose di assistenza e soprattutto come risorsa e testimonianza nella trasmissione del sapere; sarà un istituto indipendente che non si occuperà di singoli casi ma delle attività dell’amministrazione e dei vari enti come figura terza di garanzia». Ad esempio, dovrà vigilare sulla corretta applicazione delle leggi in materia di tutela degli anziani, assicurare che le prestazioni per salute e qualità della vita siano correttamente erogate, controllare i livelli minimi di servizi e sui diritti civili ed essenziali e i requisiti qualitativi dell’assistenza e dei servizi di strutture pubbliche e private; prestare attenzione all’assistenza offerta in strutture residenziali per anziani e segnalare ai servizi sociali e all’autorità giudiziaria situazioni che richiedano un intervento. I dati sulla popolazione residente sul territorio comunale rendono esplicita la necessità di avere una figura di garanzia dedicata alla Terza Età. Su 27.000 abitanti, infatti, risulta che al 31 di- cembre 2020 siano 6638 gli over 65, pari al 24,5%, con un rapporto molto elevato, del 2,2%, nell’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra over 65 e under 14.
Inoltre il 39% delle famiglie sono monofamiliari e quindi tra queste ci sono molti anziani.
«La società deve essere disponibile e preparata – ha dichiarato il sindaco Chiodi – ad affrontare i problemi delle persone ultrasessantacinquenni, sia degli attivi sia dei più fragili e per farlo è necessario un supporto ulteriore, che garantisca, appunto, la piena attua- zione delle politiche dedicate a questa fascia d’età».
Stefano Brocchetti