La “Tonda Gentile” è la regina della “Novi Dufour”

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Siglato l’accordo quinquennale tra la Coldiretti e il gruppo dolciario novese

NOVI LIGURE – La “Tonda Gentile delle Langhe (TGL)” o “Nocciola Trilobata Piemonte” è una varietà di nocciola coltivata nel Basso Piemonte, in particolare nella zona dell’Alta Langa, in Provincia di Cuneo, ma si può trovare anche nelle Province di Asti e di Alessandra, tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato. Questa varietà, unica al mondo, è la protagonista di un importante accordo, tra la Coldiretti Piemonte e il gruppo dolciario “Novi Elah Dufour”, siglato venerdì scorso nella sede piemontese della Coldiretti a Torino, tra Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria, Guido Repetto, presidente del Gruppo Elah Dufour Novi, e Giovanni Brusasca, presidente di Monferrato Frutta, la cooperativa che farà da collante. «Rinnoviamo oggi per altri 5 anni un vero e proprio accordo di filiera, esteso a tutto il Piemonte, coinvolgendo oltre 8.000 aziende.– è stato il commento di Guido Repetto – Da quando rilevammo “Novi”, nel 1985, con l’obiettivo di trasformarla in azienda leader, abbiamo sempre creduto nell’avvicinamento dei produttori locali di nocciole per i nostri prodotti, e questo è il filo che ci lega a Coldiretti. Per noi l’azienda deve essere espressione del territorio, delle persone che lo rappresentano e delle materie prime che può offrire: se pensiamo alla nocciola, quindi, pensiamo alla nocciola del Piemonte. La qualità della “Tonda Gentile Trilobata” è assoluta, le sue caratteristiche ne fanno un prodotto di pregio apprezzato e ricercato che è preservato in ogni fase della lavorazione come avviene ad esempio per la produzione del cioccolato Gianduja, del Gianduiotto, della Crema Novi e delle tavolette Nocciolato». La trilobata presenta un guscio sottilissimo ma molto duro, che protegge un frutto grande, avvolto da una pellicola esterna anch’essa molto sottile e facile da asportare. La sua caratteristica principale è di avere un tenore di grassi minore rispetto alle altre famiglie di nocciole che consente processi più lenti e complessi di irrancidimento, rendendola perfetta per la conservazione e trasformandola in un alimento che, se consumato regolarmente, aiuta a mantenere il colesterolo “cattivo” a livelli bassi e a innalzare il colesterolo “buono”.

Vittorio Daghino

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