La triplice opera dello Spirito Santo

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L’11 maggio al santuario di Fontanasanta il secondo pellegrinaggio vocazionale

ARENA PO – Il Santuario di Fontanasanta nella frazione Ripaldina di Arena Po, al confine nord est della Diocesi, ha accolto il secondo pellegrinaggio vocazionale che s’è svolto sabato 11 maggio. I pellegrini guidati dal vescovo si sono ritrovati ai piedi della Madonna, in questo grazioso santuario fra i campi coltivati, per invocare il dono di vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa. Oltre ai giovani della diocesi in cammino vocazionale era presente un folto gruppo di novizi Cappuccini. Il saluto iniziale di Mons. Guido Marini è stato rivolto al parroco, don Andrea Delmonte, ai sacerdoti del vicariato presenti, ai bambini che prestavano servizio liturgico all’altare, al coro, al sindaco di Arena Po Alessandro Belforti e a tutti i fedeli. Le letture hanno offerto alcuni spunti per l’omelia  che ha preso avvio dall’avvicinarsi della grande solennità di Pentecoste, che sarà celebrata in diocesi nella veglia di sabato 18 maggio in cattedrale, alle ore 21. «Sono giorni, questi che stiamo vivendo, che ci preparano a quel grande appuntamento e la liturgia ci accompagna in questo cammino. Ci è stata ricordata una triplice opera che compie lo Spirito Santo nel nostro cuore e nella nostra vita. – ha detto il vescovo Guido – Innanzitutto, nel Vangelo ci è stato ricordato che “Il Padre vi ama”. Lo Spirito Santo presente in noi continua a ripeterci che il Padre ci ama! È come ricevere un grande abbraccio continuo, senza fine. Il Padre ama proprio me, proprio noi». È ancora nel Vangelo, il vescovo ha evidenziato la seconda opera che lo Spirito Santo realizza nella nostra vita: “Chiedete e otterrete”. A volte abbiamo l’impressione che la nostra preghiera non venga ascoltata e le nostre domande non siano accolte ed esaudite. Mons. Marini ha ricordato che in un santuario mariano è stato trovato un ex voto accompagnato da una scritta singolare: “Grazie perché non mi hai esaudito”. Il latore dell’ex voto aveva capito che la sua domanda di grazia non era stata esaudita, ma il Signore era intervenuto in altro modo, ancora più significativo, più importante e più vero per il suo bene. «Davvero il Signore esaudisce sempre le nostre domande, sempre, ma nella logica del nostro bene autentico, nella logica di ciò che concorre a rendere la nostra vita davvero un capolavoro nelle sue mani», ha affermato Mons. Marini. La terza opera che lo Spirito Santo compie in noi è stata desunta dalla pagina degli Atti degli apostoli che descrive il movimento senza sosta di Paolo e dei discepoli, per portare a tutti il Vangelo, a tutti Gesù: il segno della passione del cuore che non lascia in pace e che conduce sempre a incontrare tutti per portare a tutti la buona notizia del Vangelo. Lo Spirito Santo che suggerisce “guarda che il Padre ti ama” e ancora “fidati, perché sei ascoltato e custodito”, dice anche “vai, vai più in là, non fermarti, annuncia, testimonia”. Lo Spirito Santo rende davvero missionari, testimoni e annunciatori instancabili del Vangelo. Mons. Marini ha indicato il segno dello Spirito Santo presente e operante nella nostra vita: «Viviamo nella certezza che siamo amati dal Padre, viviamo nella certezza di essere nelle mani del Signore, che ci ascolta e accompagna la nostra vita, viviamo dentro l’entusiasmo e la passione per l’annuncio del Vangelo». Al termine, il vescovo ha esortato a invocare lo Spirito con queste parole: «Spirito Santo, vieni dentro di me, scendi nel mio cuore, continua a ripetermi senza stancarti: “Il Padre ti ama. Abbi fiducia nella sua presenza e nella sua provvidenza. Vai, senza fermarti mai, per annunciare il Signore e il suo Vangelo”». Il terzo e ultimo pellegrinaggio del mese di maggio si terrà sabato 18 alle ore 9 al santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo di Corvino San Quirico.

Lucia Gradi

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