La Visita Pastorale nel Vicariato di Casteggio
Sabato 29 settembre, alle ore 17, il Vescovo presiede la Messa di apertura nella chiesa del S. Cuore di Casteggio
Il Vicario Foraneo presenta il suo Vicariato
CASTEGGIO – “Settembre, andiamo. È tempo”… di Visita Pastorale”! Ci siamo! Il mese di settembre, esattamente sabato 29, porterà il Vescovo a Casteggio per l’apertura ufficiale della Visita Pastorale in tutto il Vicariato. Da questa partenza, per circa due mesi e mezzo, il Pastore raggiungerà circa 33 comunità sparse nello splendido scenario dell’Oltrepò pavese. La nota geografica ci dice che passerà dai bei colli (Fortunago, Borgoratto, Borgo Priolo, Montalto, Calvignano, Oliva Gessi, Corvino San Quirico, Torricella Verzate, Mornico Losana, …) alla pianura distesa lungo la via Emilia (Montebello, Casteggio, Santa Giuletta, Redavalle, …) per raggiungere il grande fiume (Argine, Bressana, Rea, Verrua, Mezzanino, Pinarolo, …). Come in ogni territorio della nostra Diocesi, Mons. Vescovo troverà un tessuto sociale e umano ricco di doni e di aspetti positivi intrecciati con le gravi problematiche del nostro tempo: dai vigneti alle aziende agricole più o meno famose e più o meno grandi, dall’operosità dei lavoratori ai vini pregiati. Troverà, però, anche il disagio di una richiesta di lavoro in forte diminuzione e che produce non solo preoccupazioni per le famiglie ma anche una certa povertà crescente. Stessi toni per il capitolo “famiglia”… molto in crisi, disgregata e lacerata. Inevitabilmente anche il tessuto religioso evidenzierà dei “chiari scuri” particolari. Insieme a una discreta religiosità e ad una buona richiesta sacramentale non si potrà però non registrare le criticità tipiche dei nostri tempi.
Alla crescente diminuzione del clero non corrisponde l’inserimento di un laicato preparato e corresponsabile: qui il cammino risulta ancora molto lungo. Anche l’evangelizzazione degli adulti e delle famiglie segna pesantemente il passo. Al di là di alcune celebrazioni domenicali e di rare occasioni (per esempio gli incontri per i sacramenti dei propri figli…) si registra una scarsa attenzione e adesione a quelle proposte atte a raggiungere una fede autenticamente adulta. Su questi aspetti e su tutto il resto attendiamo fiduciosi la parola e le indicazioni del Vescovo. Ho iniziato questo articolo citando “I Pastori” di Gabriele D’Annunzio e con l’aiuto del medesimo testo vorrei concludere. L’autore scrive l’ode nel ricordo dei pastori e della sua terra natia.
A ben pensarci, anche il nostro pastore diocesano lascerà “gli stazzi” della Curia per raggiungere il “verde dei nostri pascoli”… Della poesia, però, mi hanno sempre colpito questi versi: “Han bevuto profondamente ai fonti alpestri/che sapor d’acqua natia/rimanga né cuori esuli a conforto…”. Mi piace pensare che nei giorni della Visita, in ogni occasione ufficiale e non, il Vescovo riuscirà a farci riassaporare “quell’acqua natia” che è il Signore Risorto e la sua Parola… una Parola d’autentico conforto e di vera speranza.
don Marco Daniele