L’apparenza non inganna

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Di Carlo Zeme

Capita spesso che mentre sto scrivendo a mano qualcuno si accorga che sono mancino. La persona ne rimane di solito stupita e così mi sento di dare una giustificazione dall’alto del mio palmo macchiato d’inchiostro snocciolando subito almeno un paio di persone illustri che lo erano: Albert Einstein, con i suoi baffi strani e il suo genio, e mia Nonna Rosetta, che ogni volta che mi vedeva impugnare una penna ricordava i suoi trascorsi scolastici e il fatto che in prima elementare l’avessero obbligata a diventare destrorsa perché la mano sinistra era quella “del diavolo”. Da qualche mese Margherita ha cominciato lo svezzamento, il pasto è diventato molto più lungo rispetto al passato, ma anche molto più animato. Spesso si ferma e comincia a guardarsi attorno ammirando panorami meravigliosi fatti di frigoriferi, lavastoviglie e forni a microonde, poi di colpo si arrabbia perché non vuole essere imboccata: Margherita ama prendere il cucchiaio in mano e da quel momento le sue guance diventano un quadro di Picasso. Mentre dipinge la sua bocca e dintorni ho notato che lo fa maggiormente impugnando la posata con la mano sinistra, e anche il saluto finale della cena con il quale congeda i suoi commensali parte da quella manina. Margherita sarà mancina? Margherita avrà i capelli castani come me? Margherita avrà la cosiddetta erre moscia che ha influenzato da sempre la mia parlata? Sono curioso, siamo curiosi tutti, il toto-previsioni per intuire la fisionomia che sarà della piccolina appassiona amici e parenti e sorrido quando qualcuno per strada, fermandosi a chiacchierare, poi abbassa la voce, come per non farsi sentire, e avvicinandosi all’orecchio mi dice che assomiglia più a me. Oppure mi godo la scena quando qualcuno dice la stessa cosa a mia moglie. Non sappiamo a chi assomiglierà Margherita e il fatto che sembri cambiare giorno per giorno ci disorienta ancora di più. Per ora però una cosa è certa: gli occhioni che ha sono come quelli della sua mamma e questa mi sembra un’ottima partenza.

carlo.zeme@gmail.com

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