Lavorare “in” Cristo, “per” e “con” gli altri
La Messa mensile per la Curia e la riunione con i direttori e i responsabili degli Uffici
TORTONA – Mercoledì 9 aprile, nell’imminenza della Pasqua, gli impiegati e i volontari degli Uffici di Curia si sono ritrovati nella cappella dell’Episcopio per partecipare alla Messa mensile celebrata dal vescovo, alla presenza di don Paolo Padrini, segretario episcopale e don Augusto Piccoli cappellano della Polizia di Stato di A- lessandria e Asti. Nell’omelia Mons. Marini facendo riferimento alle letture del giorno, ha messo in evidenza due invocazioni da rivolgere al Signo- re che sono il centro e il cuore del cammino. La prima ispirata dal versetto del Salmo: “A te la lode e la gloria nei secoli” che significa riconoscere che tutto nella vita è dono e grazia di Dio e «vivere ogni istante nella certezza di fede, a volte toccata con mano, che tutto è grazia e dono del Signore». «Tutto nella vita è motivo per ringraziare e rendere lode a Dio – ha detto il vescovo – e questa è la prima invocazione da rivolgere: “Aiutaci a capire, a vedere, a gustare che tutto è motivo per dare lode e gloria al Signore con il cuore, con le labbra e con la vi- ta”». La seconda invocazione tro- va fondamento nella frase del Vangelo nella quale Gesù afferma: «La verità vi farà liberi» che ricorda come nella misura in cui rimaniamo nella Parola del Signore «capiamo che siamo figli amati da un Dio che ci è padre e che in questo consiste la vera libertà». Il peccato, che rende schiavi, è una ribellione alla figliolanza. «L’unica libertà – ha aggiunto il vescovo – è nella verità di ciò che noi siamo, dipendenti dal- l’amore di Dio, fatti per stare in relazione di amore con Lui. Rivolgiamoci a Lui così: “Aiutaci a stare nella tua casa, a rimanere nel tuo amore e a sperimentare la vera libertà nella relazione di amore con Te”». Alle ore 11, poi, Mons. Marini ha incontrato i direttori e i responsabili degli Uffici di Curia nel salone della Caritas. Nel suo intervento ha ribadito che tutti gli Uffici devono operare “in” Cristo”, “per” gli altri e “con” gli altri e ha sottolineato quanto è importante il loro ruolo all’interno del cammino diocesano che va condiviso e promosso. Ogni Ufficio, ha il vesco- vo, deve essere vivo e deve operare, impegnandosi a essere ricettivo anche propositivo. È importante, infatti, operare bene e con impegno, nel nome della puntualità, della rapidità e della precisione, in un’ottica di collaborazione per raggiungere gli obiettivi e promuovere il cammino della Diocesi. È fondamentale per il vescovo che quanti operano nella Curia siano “leali e veri” e che le varie Commissioni si riuniscano e lavorino nel solco della sinodalità, ignorando parole e pette- golezzi inutili! Mons. Marini ha ringraziato i presenti e ha auspicato anche una semplificazione delle strutture e una maggiore comunione per l’evangelizzazione, in collaborazione con don Laroc- ca, vicario generale e moderatore della curia. Infine, il vescovo ha annunciato per il prossimo anno pastorale un ritiro in Avvento e in Quaresima per quanti operano nei diversi Uffici.