L’Avvento è passaggio dal sonno all’incanto e alla gioia davanti a Gesù che viene

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La celebrazione eucaristica a Stradella presieduta dal vescovo

STRADELLA- «Gesù gioia, gioia Gesù». Questa la frase fatta ripetere ai bambini dal vescovo Monsignor Guido Marini che domenica scorsa ha celebrato a Stradella la Santa Messa delle ore 11 nella terza domenica di Avvento. Nell’omelia, il vescovo ha ricordato un episodio della sua vita, quando aiutava il papà ad allestire in casa il presepe: tre sono state le statuine che più delle altre hanno attirato la sua attenzione di ragazzino, il pastore dormiente, il pastore incantato e il pastore gioioso.

«Un giorno mio padre mi insegnò una cosa importante: che il pastore che dorme, il pastore che è incantato e il pastore gioioso è un unico pastore, non sono tre pastori diversi. – ha detto monsignor Marini – È l’unico pastore che prima è un po’ addormentato, poi lo ritroviamo incantato davanti a Gesù e poi lo ritroviamo gioioso che lascia la grotta. E in effetti, guardando il volto di quelle tre statuine mi resi conto che era proprio un’unica persona».

Mons. Marini ha spiegato il perché di questo racconto: «Quel pastore prima dormiente, poi incantato e poi gioioso ho capito che rappresenta ciascuno di noi, perché tutti siamo un po’ addormentati come quel pastore dormiente, distante dalla grotta, distante da Gesù, distratti dalla sua presenza, però tutti anche siamo e possiamo essere il pastore incantato, che finalmente si risveglia, corre, va alla grotta e diventa meravigliato, perché c’è Gesù Bambino, il Dio fatto uomo per la nostra salvezza. – ha aggiunto – E tutti quanti noi siamo e possiamo essere quel pastore gioioso che finalmente ha incontrato Gesù, l’ha visto, l’ha toccato, l’ha riconosciuto come il Salvatore e torna da dove era venuto con la gioia negli occhi, nel cuore e sul volto. L’Avvento è questo percorso del cuore, dal sonno all’incanto e alla gioia, dall’essere dormienti all’essere incantati davanti a Gesù per l’incontro con Lui, perché abbiamo capito che è il Salvatore. Chiediamo la grazia che oggi questo ritrovarci qui nella parrocchia di Stradella sia per noi un diventare incantati perché il Signore è con noi e perché abbiamo incontrato Lui che è l’amore, il senso, il tutto della nostra vita».

Al termine, l’arciprete don Gianluca Vernetti, insieme al viceparroco don Daniele Lottari, ha ringraziato di cuore il vescovo per aver condiviso la domenica con la comunità «perché ci vuole bene».

Oliviero Maggi

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