L’Azione Cattolica sui passi della pace
Dal santuario della Guardia alla cattedrale per lanciare un messaggio di speranza
TORTONA – “Nessuna persona viene al mondo per essere oppressa: siamo fratelli e sorelle, figli dello stesso Padre, nati per essere liberi secondo la volontà del Signore”. Sono parole che Papa Francesco ha pronunciato nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, celebrata il 1° gennaio. Alla fine di questo mese, dedicato al tema della pace, l’Azione Cattolica diocesana ha organizzato la seconda edizione della “Marcia”, nata per riflettere insieme su questo argomento e per lanciare un grido di speranza. Sabato 25 gennaio gli aderenti all’A.C. provenienti da tutta la Diocesi si sono ritrovati presso il santuario della Madonna della Guardia per iniziare a camminare insieme verso la cattedrale, percorrendo le vie della città. Ad accogliere i partecipanti sono stati i giovani dell’ACR che hanno proposto l’inno nazionale “È la tua parte”, cantato da Andrea Pruzzi e Riccardo Diamante che sono anche gli autori di testo e musica. Dopo i saluti del presidente diocesano Paolo Zani e dell’assistente don Cristiano Orezzi, il corteo, che ha visto la presenza di numerose persone e di tanti ragazzi e giovani dei gruppi Scouts, si è snodato sotto una leggera pioggerella che ha accompagnato i passi. Il percorso ha previsto quattro tappe che sono state fatte presso l’ospedale, in piazza Malaspina, sul sagrato della chiesa di san Michele e quella finale in piazza del Duomo, dove ad attendere i camminatori c’era il parroco della cattedrale don Claudio Baldi, insieme ad altri sacerdoti. Nelle tappe sono stati letti alcuni brani del Messaggio del Papa “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. In piazza Duomo il presidente Zani e don Orezzi hanno ringraziato tutti i numerosi presenti e quanti hanno collaborato all’organizzazione. Don Baldi ha guidato il momento conclusivo, ricordando che «non è possibile ridurre il nostro impegno per la pace a una parola o a un pensiero ma occorre essere in prima persona operatori di pace, facendo fiorire la pace nei luoghi nei quali si vive. La pace nasce dalla comunione e dall’armonia tra le persone. Non bisogna fare teoria di pace ma atti di pace. Il primo atto di pace è il perdono». La preghiera del Salmo e la recita del Padre Nostro hanno chiuso un momento associativo importante e significativo. L’A.C. è in cammino per costruire la pace con tutti i fratelli e le sorelle di buona volontà.