Le ferrovie nel Piemonte preunitario
Il prof. Giulio Guderzo ha presentato il suo libro venerdì scorso in biblioteca
TORTONA – Nel pomeriggio di venerdì 22 marzo, in biblioteca civica si è svolta l’interessante presentazione del libro “Ferrovie nel Piemonte preunitario” (480 pagine edite da Hoepli), uscito lo scorso novembre.
A parlare di questo importante volume è stato l’autore lo storico Giulio Guderzo, professore emerito di storia dell’Università degli Studi di Pavia, insieme a Franco Corbella, esperto di locomotive, che ha anche curato l’introduzione del testo.
L’assessore alla cultura del Comune, Marcella Graziano, ha fatto gli onori di casa e ha introdotto i due relatori, soffermandosi sull’importanza del lavoro di approfondimento storico realizzato dal professore che è un illustre ricercatore e appassionato della sua materia. Guderzo, vogherese d’origine, docente per anni di Storia Contemporanea all’Università di Pavia (Facoltà di Lettere) e ricercatore delle vicende del territorio quando Voghera era provincia del regno di Piemonte, è autore di pubblicazioni storiche relative anche a periodi più recenti. La storia della diffusione della ferrovia in Piemonte, con le sue ripercussioni nel resto della penisola, si inserisce nel quadro dell’Europa della rivoluzione industriale. Si tratta di una vicenda di innovazione tecnica e sociale ricostruita nelle sue diverse fasi, dal dibattito fra politici, tecnici e amministratori, al lavoro sul terreno di ingegneri, imprenditori, operai, alla successiva gestione in tempi segnati da guerre lontane e vicine. Guderzo, con disinvoltura e professionalità, ha spiegato che si tratta di una storia delle prime ferrovie realizzate nel Piemonte ottocentesco: una storia nuova per le ricerche di prima mano che la sostanziano, ma nuova anche per la ricchezza di documentazione visiva con ben 150 pagine di illustrazioni tutte rigorosamente d’epoca. Alcune immagini sono state illustrate nel corso dell’incontro da Franco Corbella che ben conosce i segreti delle locomotive. Le parole di Guderzo hanno delineato un sistema di poco meno di mille chilometri di linee realizzate nel Piemonte carloalbertino e cavouriano e hanno messo bene in evidenza il coraggio di affrontare, ai Giovi e sulle Alpi occidentali, difficoltà molto grandi per l’epoca con idee alla’avanguardia. Tra le varie Società ferroviarie nate in quel periodo Guderzo ha ricordato anche l’AlessandriaTortonaVogheraStradella, destinata a collegare il Piemonte e l’Emilia che fu un capolavoro organizzativo dei politici locali.
Daniela Catalano