Le Suore della Neve festeggiano 180 anni

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A Savona la “lectio magistralis” di Mons. Marini per l’anniversario della congregazione

SAVONA – Con la “lectio magistralis” svolta “a braccio” nella cappella di Casa Madre, si è concluso sabato 14 dicembre il 180° anniversario della fondazione delle Figlie di Nostra Signora della Neve. L’evento ha rappresentato un’occasione di profonda riflessione, arricchita dall’intervento del vescovo di Tortona, Mons. Guido Marini, che ha reso omaggio alla figura del fondatore, il Canonico Giovanni Battista Becchi, e alla straordinaria eredità spirituale lasciata alla congregazione. Mons. Marini ha aperto il suo discorso con parole che testimoniavano un legame personale e diretto con le suore della Neve, maturato nel corso degli anni. «Quella che vi offro – ha detto – non è solo una riflessione, ma una conversazione, una meditazione, che nasce anche da un po’ di effusione del cuore. Conosco queste religiose da tanto tempo, e la loro testimonianza è stata per me fonte di ispirazione e di profonda gratitudine». Ha aggiunto che questa conoscenza gli ha permesso di apprezzare ancor più il carisma della congregazione e di approfondire la figura del fondatore. Nel suo discorso ha intrecciato ricordi personali, meditazioni spirituali e un forte invito al rinnovamento. Nel delineare il ritratto spirituale del Canonico Becchi, Mons. Marini ha sottolineato come la sua vita fosse profondamente radicata nell’unione con Gesù, descrivendolo come uomo il cui cuore pulsava per il Signore. Attraverso un’immagine lo ha paragonato a un albero di Natale illuminato, simbolo di luce, bellezza, gioia, frutto della presenza di Cristo. Il vescovo ha poi individuato 8 qualità che definivano la vita e l’opera del fondatore. Ha parlato della sua capacità di leggere i segni del tempo con uno “sguardo penetrante”, della sua grande speranza, che lo portava a confidare fermamente nelle promesse di Dio e della sua carità universale, sempre pronta a rispondere ai bisogni di tutti. Ha sottolineato anche la semplicità e la familiarità che rendevano speciali i suoi incontri e il valore centrale che attribuiva alla preghiera e al silenzio, come fonte di forza interiore. La sua missionarietà instancabile e l’unione tra fede e cultura completavano il ritratto di un uomo che sapeva trasformare i valori spirituali in azioni concrete e tangibili, unita a uno “spirito di comunione“ sempre disposto a sacrificarsi per il bene della Chiesa e a lavorare per l’unità tra i fedeli. Questi tratti, ha osservato Mons. Marini, non sono solo il ricordo di un uomo straordinario, ma rappresentano un modello di vita cristiana autentica, una guida per le Figlie di Nostra Signora della Neve e per tutti i fedeli. «Non limitatevi a imitare le azioni del vostro Fondatore – ha esortato il vescovo – ma imitate la sua fede. Come il Canonico Becchi ha affrontato le sfide del suo tempo, anche voi siete chiamate a trovare nuovi modi per portare il messaggio di Gesù al mondo contemporaneo». L’anniversario, ha spiegato, non è stato solo un’occasione per celebrare il passato, ma anche un momento per rinnovare l’impegno nel continuare la missione iniziata dal fondatore. La congregazione, ha detto, deve essere oggi come ieri un faro luminoso, capace di guidare le persone verso la bellezza e la gioia dell’incontro con Cristo.

Suor Roberta Cucca (foto: Roberto Rossi)

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