Le suore di S. Anna pregano la patrona

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Domenica scorsa il vescovo ha presieduto la Messa in Casa “Sacro Cuore” alla presenza delle religiose

TORTONA – Domenica 24 luglio è stata festeggiata la ricorrenza di Sant’Anna, madre di Maria e protettrice della congregazione delle suore fondata dalla Serva di Dio Madre Thatipatri Gnanamma, della quale fanno parte suor Cecilia e suor Pravallika che operano in Casa “Sacro Cuore” a Tortona, dove il vescovo Mons. Guido Marini ha celebrato la S. Messa; con lui ha concelebrato mons. Carlo Curone, direttore della Casa “Sacro Cuore”. Erano presenti i sacerdoti anziani ospiti della Casa, il personale di servizio e alcuni amici.

Il vescovo nella sua omelia ha individuato nella Parola del Signore del giorno tre motivi per cui ringraziare il Signore ed essere nella gioia: «la preghiera silenziosa e discreta che accompagna passo dopo passo il cammino della nostra vita e la sostiene, la vita di Cristo che diventa la nostra vita ogni giorno sempre di più e la paternità di Dio che dà luce, bellezza e confidenza al nostro rapporto con Lui».

Ha poi aggiunto che «nelle sorelle che vivono in Casa “Sacro Cuore”, che portano la loro presenza di persone consacrate al Signore in questa Casa e che svolgono un servizio preziosissimo», si possono ritrovare i tre motivi di gioia contenuti nella Parola di Dio «perché loro sono donne che incessantemente stanno davanti al Signore e pregano anche per noi e la loro preghiera è preziosa perché sale a Dio e ottiene da Lui grazie che neppure conosciamo e immaginiamo». «Loro sono queste anime oranti – ha proseguito Mons. Marini – che nel segreto della loro vita quotidiana stanno davanti al Signore e intercedono per noi.

Siamo nella gioia perché la loro vita ha questa caratteristica così bella, importante e preziosa.

Siamo nella gioia perché riconosciamo in loro delle testimoni limpide di che cosa sia il vivere di Cristo perché loro in quanto donne consacrate vivono la gioia di Cristo in loro e la testimoniano ogni giorno in mezzo a noi.

Siamo nella gioia perché in loro vediamo cosa significa stare in relazione con un Dio che è papà, amore, provvidenza, bontà, cura infinita della nostra vita».

Ha chiesto infine di «pregare per loro perché la loro vita possa continuare ad essere – così come è – di preghiera di intercessione, di esperienza della vita di Cristo e di esperienza della paternità di Dio».

La congregazione delle Suore di Sant’Anna è stata fondata il 18 ottobre 1874 a Guntur, in India, dalla Serva di Dio Gnanamma, con il sostegno di padre Francis Arokianadhar. Il 20 dicembre 1892 è stata riconosciuta a livello diocesano e il 13 maggio 1999 ha ottenuto l’autorizzazione ufficiale della Santa Sede. Nel 2015 la fondatrice è stata dichiarata “Serva di Dio”.

La Congregazione, il cui motto è “Lo proclamiamo”, è presente in Diocesi dal 2010, prima nella parrocchia di Lungavilla, poi al Centro “Paolo VI” di Casalnoceto e attualmente in Casa “Sacro Cuore” a Tortona.

Daniela Catalano

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