Leggiamo qualcosa di bello

Di Carlo Zeme

C’è un momento preciso tra tutti quelli che ho la fortuna di vivere con Margherita che mi emoziona sempre un po’ e ogni volta mi stupisce anche se ormai fa parte della nostra routine. Tutto è apparecchiato: il tappetone della cameretta occupa gran parte del pavimento, sopra ci sono seduto io con le gambe incrociate come fossi Toro Seduto ma senza piume e trame western, Margherita gironzola tra i suoi giochi, il letto e la piccola libreria, poi arriva il momento in cui decide quale libretto sfogliare, lo afferra, lo tiene saldo nella sua piccola mano e si lascia andare sprofondandosi tra le mie gambe. Lo fa senza guardare, all’indietro, un gesto spericolato ma che racconta la fiducia in chi ha davanti e tutta la responsabilità di essere pronti ad accoglierla. Da quel momento si parte con lo sfogliare a velocità spedita tutti i libricini che possono capitarle a tiro. Ormai è quasi primavera, quasi Carnevale e le giornate si allungano ma lei imperterrita inizia sempre con il “magico” libro di Babbo Natale con le canzoncine che accompagnano le pagine da Jingle Bells ad Astro del ciel e chissà cosa penseranno i vicini, poi è il turno dei koala, una famiglia che racconta tutto quello che fa durante la loro giornata e il pezzo forte è in ultima pagina quando il bimbo Koala si addormenta tra le braccia della mamma: Margherita porta il suo piccolo indice al naso chiedendo a tutti di fare silenzio. Ci dedichiamo quindi agli animali della fattoria, della giungla e a quelli domestici finendo con la storia del piccolo bruco che percorre chilometri con le zampette fino a trasformarsi in farfalla. Riordinare tutti i libricini impilati alla fine della lettura non è il nostro forte ma giorno per giorno stiamo imparando che facendolo insieme diventa più semplice e divertente. La luce si abbassa, e si cominciano le operazioni per andare a letto: siamo certi che favolosi mondi fatti di alberi di Natale, animali fantastici e farfalle sono lì che l’aspettano.

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