L’Enoteca regionale riparte col botto

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Boom di visitatori per la riapertura a Cassino Po. La soddisfazione del presidente Giorgio Allegrini. La presenza degli assessori di Regione Lombardia

BRONI – Partenza con il botto per la nuova gestione dell’Enoteca regionale di Cassino Po a Broni. Solo nella giornata di sabato, primo giorno ufficiale di apertura, sono state oltre 800 le visite alla struttura, che ora sarà aperta come enoteca, bistrot e bottega, affidata alla Ravioleria San Giorgio di Varzi, giovane e dinamica realtà oltrepadana guidata da Federico Bertoldo e Giorgio Gabusi. Il taglio del nastro, sabato scorso, si è tenuto alla presenza di numerosi sindaci, del consigliere provinciale Andrea Frustagli, di rappresentanti di enti e associazioni locali, con ospiti l’assessore regionale al Turismo, Barbara Mazzali, e il sottosegretario con delega al Patrimonio, Ruggero Invernizzi, accompagnati dal consigliere regionale Claudio Mangiarotti. La cerimonia ha fatto seguito alla conferenza stampa tenutasi mercoledì 17 aprile che ha visto la partecipazione anche degli assessori regionali Alessandro Beduschi e Simona Tironi, rispettivamente all’Agricoltura e alla Formazione e Lavoro, e ai consiglieri Andrea Sala e Alessandro Cantoni. «Sono molto soddisfatto della partecipazione attiva dei rappresentanti regionali e confido nella concretizzazione di rapporti sempre più intensi e collaborativi idonei a implementare l’attività dell’Enoteca» – commenta il presidente Giorgio Allegrini. Ora nell’enoteca troveranno spazio corsi di formazioni per studenti e amatori in ristorazione, wedding planner, agricoltura e turismo, con l’obiettivo finale di un corso di specializzazione post diploma e la creazione di un campus studentesco nell’ala comunale dell’ex Cascina. «La riapertura di una grande “casa” di tutti i vini lombardi testimonia la volontà di proseguire sulla strada della promozione di cantine e territori. – ha ribadito l’assessore Beduschi – In vista delle Olimpiadi, la nostra squadra di eccellenze si arricchisce di un altro punto fermo». Mentre per l’assessore Tironi «educare le nuove generazioni a promuovere le eccellenze del nostro territorio non solo favorisce la crescita personale e professionale dei giovani, ma contribuisce a preservare e diffondere la tradizione viticola lombarda».

Oliviero Maggi

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