L’incanto del Natale

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“Un bambino è nato per noi” (Is 9, 5), scriveva il profeta Isaia. La parola antica si è compiuta per noi, a Betlemme, nel giorno della Natività di Gesù. In quel piccolo villaggio della Giudea, infatti, davvero un bambino è nato per noi. E ciò che desta la meraviglia, in ogni tempo della storia e in ogni cuore umano, è il fatto che quel bambino è il Figlio di Dio fatto uomo, il Verbo eterno divenuto carne, Dio con noi.

Nei nostri presepi una tale meraviglia è stata figurata in una statuina, molto conosciuta e molto popolare, che ispira tanta simpatia: quella del cosiddetto “incantato”. Egli, qualche volta, è rappresentato con il volto di un giovane; altre volte, invece, con il volto di un uomo già avanti negli anni. Ed è bene che sia così. L’incantato, infatti, ha qualche cosa da dire a tutti noi e in ogni età della vita.

Egli non porta nulla, in dono, al Bambino appena nato; non ha nulla tra le mani da poter offrire a Colui che egli ha riconosciuto come il Salvatore. Eppure quell’uomo porta con sé ciò che di più importante e prezioso non è possibile pensare in riferimento al mistero del Natale: la sua meraviglia. Con gli occhi rivolti al Bambino, le ginocchia piegate, le mani alzate verso il cielo e il volto segnato dalla gioia e dallo stupore, l’incantato dona espressione al suo atto di fede in Colui che è venuto a donarci la salvezza, il suo Amore e la vera Vita. E sembra dire nel silenzio del cuore: “È troppo bello per essere vero… Eppure è vero!”.

Ai carissimi lettori del nostro “Popolo” auguro di vero cuore un Natale di meraviglia. Contemplare la Natività di Gesù possa significare rivivere l’incanto: per la bellezza senza macchia e senza rughe del volto di Dio che si rivela in un bambino; per la splendore della Luce eterna che viene a illuminare le oscurità della vita; per la Misericordia infinita che porta la grazia del perdono e della pace; per la forza soave della Verità senza che svela il segreto e il senso dell’esistenza; per quel Signore del tempo e della storia, onnipotente e santo, che si fa piccolo per poter essere accolto e amato dal nostro piccolo cuore.

+ Guido Marini

Vescovo di Tortona

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