L’onorevole Romaniello ricevuto da Monsignor Viola

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«La mia proposta di legge sulla prevenzione del suicidio»

VOGHERA – «Sono stato accolto da Monsignor Viola, Vescovo della Diocesi di Tortona, al quale ho presentato la mia proposta di legge sulla prevenzione del suicidio e degli atti di autolesionismo. Sono felice di aver trovato, ancora una volta, nel Vescovo una profonda umanità, al costante servizio delle persone in difficoltà e ai bisogni delle persone. Chi meglio di un uomo di fede con queste qualità avrebbe potuto ascoltare il mio progetto con interesse?»: con queste parole Cristian Romaniello, onorevole e parlamentare vogherese del Movimento 5 Stelle, riferisce dell’incontro di sabato scorso in Curia a Tortona.

«Abbiamo avuto un bellissimo e profondo colloquio, durante il qua-le ho rappresentato quanto questa legge si rivolga proprio alle persone bisognose e che ogni giorno soffrono, in un ambito nel quale la Chiesa Cattolica e le comunità religiose si trovano quotidianamente a lavorare. Quei cittadini, che vivono di sofferenza nell’anima, so-no coloro a cui si rivolge il lavoro che ho predisposto e per cui ho dedicato parte dei miei studi e del mio impegno parlamentare. Ho esposto, durante il nostro incontro, gli aspetti più rilevanti della mia proposta: dagli interventi di postvention al numero verde per l’emergenza suicidio, dalle misure contro l’effetto contagio al codice identificativo nel Pronto soccorso, dal sistema di supporto che si attiverebbe contemporaneamente a un tentativo di suicidio al coinvolgimento nella vita di comunità, dall’informazione alla formazione, dalla gestione del rischio alla ricerca scientifica, dalle misure specifiche per i minori a quelle per i componenti delle forze armate, dalla prevenzione all’intervento».

«Sua Eccellenza – conclude Romaniello – ha ben osservato che la proposta di legge è pensata per le persone che soffrono e che hanno perso la speranza di una vita migliore, ed è per questo motivo che ho fortemente voluto un dialogo con il mondo cattolico che si è sempre occupato dei mali dell’a-nima, e sono felice della vicinanza e dell’elegante entusiasmo che ha accompagnato il nostro confronto.

Non cerco solo il supporto delle persone che vivono gli impegni “del palazzo”, ma voglio portare avanti il progetto di legge con chi ogni giorno si occupa della vita reale, con chi si occupa di sofferenza e di solitudine. Cerco, in incontri come questo, un supporto e un confronto per condurre con determinazione e umanità la proposta di legge verso la realizzazione del suo iter legislativo. Sono tornato a casa emozionato, con maggiori e nuove motivazioni e ho portato con me la ricchezza morale ed etica trasmessa dalle parole di Monsignor Viola, consapevole che questa proposta di legge possa dare un aiuto reale a chi si ritrova smarrito nel dolore e a chi lotta contro difficoltà da cui non vede una via di uscita. È la mia missione, non mi fermerò».

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