Lumini accesi ma senza zucche

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La proposta. Se la Chiesa non condivide il messaggio che la festa di Halloween ci lancia, che cosa offre “in alternativa” ai giovani? Ecco due esempi che vengono da una Parrocchia di Voghera e dalla Comunità Interparrocchiale di Volpedo, Casalnoceto, Monleale e Cusinasco. E che ci piace mettere in primo piano

E il nostro vescovo Mons. Guido Marini, nell’omelia pronunciata nella solennità di Tutti i Santi, ha detto: «Halloween è una festa che gode della tenebra e dell’oscurità e, nello stesso tempo, gode di una certa mancanza di gusto. Tratta temi importanti, come la morte, con molta superficialità e intreccia al grande tema della morte e della vita, tratti di esoterismo, di magia, addirittura di riferimenti al maligno. E, allora, è bello e motivo di soddisfazione vedere come in tante nostre comunità parrocchiali la notte della vigilia dei Santi stia diventando e sia diventata una vera notte di festa in compagnia dei santi, dove a quell’elemento di bruttezza che corrisponde a Halloween fa riscontro una dimensione di vera bellezza.»

Voghera. «Noi siamo figli della luce e non delle tenebre»

Giovedì 31 ottobre, vigilia della solennità di Tutti i Santi, all’Oratorio della Parrocchia di Santa Maria della Salute di Voghera alcuni bambini, ragazzi e le loro famiglie si sono ritrovati per una cena insieme, e subito dopo per condividere un momento di preghiera. I bambini hanno confezionato con i loro genitori le magliette di colore bianco che hanno indossato, a ricordo della veste bianca ricevuta nel giorno del santo Battesimo e su di esse hanno dipinto il nome del loro santo protettore per rievocare la chiamata alla santità che Dio rivolge a tutti, ognuno nel proprio stato di vita, a cominciare proprio dal momento del nostro Battesimo. La serata si è conclusa sul piazzale della chiesa dove è stato posto e acceso il cero pasquale segno di Cristo risorto e fonte di ogni santità e dove sono stati accesi anche dei lumini che sono stati benedetti. I bambini li hanno poi portati nelle loro case e posizionati sui balconi o sui davanzali delle finestre perché spandessero luce tutta la notte. «Con questo gesto – hanno detto i partecipanti – abbiamo voluto ricordare a tutti che siamo chiamati, come i santi che ci hanno preceduto, a essere non piccoli ma grandi santi e ad essere luce in questo mondo che molte volte preferisce le tenebre: noi siamo figli della luce e non delle tenebre».

Padre Antonio Bongallino

Volpedo. Preghiere e giochi in compagnia dei santi

La Comunità Interparrocchiale di Volpedo, Casalnoceto, Monleale e Cusinasco ha celebrato, la sera del 31 ottobre alle ore 20.30, in chiesa parrocchiale a Volpedo, la veglia dei Santi con la preghiera e l’adorazione eucaristica tenute dal parroco don Fulvio Sironi. Tre sono stati i momenti della preghiera. Il primo ha portato a vedere la santità come dono e per questo la guida presentata è stata quella di Maria Santissima. Il secondo ha presentato la santità per tutti con la figura di Gianna Beretta Molla. Il terzo e ultimo momento della preghiera ha avuto come tema “A piccoli passi verso la santità” con l’esempio di Carlo Acutis, che verrà santificato durante l’anno giubilare che sta per prendere avvio. Il 1° novembre poi, presso l’Oratorio Interparrocchiale a Volpedo, dalle ore 15 alle ore 17, bambini e ragazzi hanno trascorso un pomeriggio “in compagnia dei santi” attraverso giochi da tavolo che hanno permesso loro di conoscere queste figure che il Signore ha posto sul nostro cammino come esempi concreti di una vita cristiana luminosa e di una fede viva. In particolare, si sono cimentati in un memory e a seguire in una partita di “Indovina chi?” dove i soggetti delle carte utilizzate erano proprio vari santi più o meno noti. Un momento di merenda tutti insieme ha concluso il pomeriggio che ha unito al divertimento la conoscenza di nuovi amici che hanno saputo fare della loro vita un capolavoro di amore verso il Signore e verso coloro che hanno incontrato.

Tiziana Bidone

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