Lunedì si è tenuta la posa della prima pietra della nuova sede a Canneto Pavese Buttafuoco: messaggi per il futuro

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CANNETO PAVESE – Diventa realtà il progetto della nuova Casa del Buttafuoco Storico: lo storico Club, che da oltre 25 anni promuove e valorizza il rosso iconico dell’Oltrepò, avrà la sua futura sede a Canneto Pavese È stata posata lunedì la prima pietra di quella che sarà un’enoteca moderna, concepita con tecniche costruttive sostenibili, luogo di incontro e spazio di degustazione, formazione e vendita.

La nuova sede sarà pronta nella primavera 2023: all’interno troveranno spazio un salone con l’esposizione dei vini, il banco della mescita e la cucina, mentre al primo piano ci sarà la terrazza panoramica per gli eventi.

«La realizzazione della nostra nuova “casa”, dopo tanti anni di attività del Club, è per noi una tappa importante: non un traguardo, ma ancora un passo in avanti perché questo vino diventi sempre di più il simbolo della qualità indiscussa di un intero comparto. – ha detto il presidente del Club, Davide Calvi, salutando all’inizio della cerimonia le istituzioni, i sindaci, i soci produttori e gli ospiti presenti – Abbiamo approfittato dei bandi regionali per dare al Buttafuoco e all’Oltrepò una nuova opportunità per fare anima-zione territoriale».

All’evento hanno portato i loro saluti il vicesindaco di Canneto Pavese, Alberto Vercesi, il consigliere regionale e presidente della commissione Agricoltura, Ruggero Invernizzi, il consigliere regionale Simone Verni, il con-

sigliere provinciale Amedeo Quaroni, la presidente del Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, Gilda Fugazza, Alessandro Fede Pellone, presidente di Ersaf Lombardia e Filippo Chiesa Ricotti, progettista della nuova struttura. Presenti anche il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, e alcuni sindaci del territorio e altri amici del Buttafuoco.

«La Casa del Buttafuoco Storico è la dimora di eccellenze che guardano al futuro, ma consapevoli della propria storia. Una gioia essere presenti a questo appuntamento per la posa della prima pietra» – ha detto la presidente del Consorzio, Gilda Fugazza. Mentre il consigliere provinciale Amedeo Quaroni ha ribadito che la nuova struttura «è un motivo di speranza per tutto l’Oltrepò perché abbiamo bisogno che le cose cambino veramente.

Con prezzi delle uve e dei terreni così bassi e ai minimi storici non riusciremo ad andare avanti».

Al termine della cerimonia della posa della prima pietra, i partecipanti sono stati invitati a lasciare un messaggio alle prossime generazioni: ogni biglietto è stato inserito in tre Magnum di Buttafuoco Storico, capsule del tempo che sono state sigillate e conservate perché siano aperte da chi vivrà il futuro.

Oliviero Maggi

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