Ma che fatica il mare!

Visualizzazioni: 42

Di Arianna Ferrari e Andrea Rovati

LEI

Dal punto di vista chilometrico la Liguria non è così distante dall’Oltrepò, tuttavia i tentativi fatti per raggiungerla sono stati piuttosto impegnativi. L’ideale sarebbe andarci in un giorno infrasettimanale ma le due volte che ci abbiamo provato sono stati un 25 aprile e un sabato di circa due settimane fa. Tonti noi ma non è scontato essere liberi insieme. Il 25 aprile di qualche anno fa non arrivammo nemmeno a destinazione poiché, di- sperati per la coda, uscimmo dall’autostrada e approdammo per caso al santuario della Madonna della Guardia. Il cartello che ci accolse lo ricordo ancora: “Grazie per essere venuti, vi stavo aspettando”. Mi sembrò una cosa bella, quasi una chiamata fuori dal caos della strada. Qualche sabato fa ci abbiamo riprovato. Arriviamo alla nostra meta ma dopo un’ora disperata alla ricerca di un parcheggio, desistiamo. Proviamo ad andare in una località più avanti ma già all’uscita del casello capiamo che raggiungere il mare sarebbe un suicidio. Proseguiamo seppure un po’ sconfortati. Giungiamo a Sestri. Anche qui parcheggio non banale ma poi miracolosamente un posto libero. Guardiamo il mare, ne annusiamo l’aria e passeggiamo nel sole. Intorno a noi alberi di mimosa e profumo di primavera. Visto il peregrinare è ormai ora di pranzo. Scegliamo un ristorantino a caso, tavolo all’aperto e nonostante l’attesa sia un po’ lunga, ci godiamo il momento: il sole e gli ottimi piatti. Facciamo ancora due passi nel paese e poi ritorno. Bello! Ma cari miei che fatica per tre ore al mare.

arifer.77@libero.it

LUI

«Tentare è il primo passo verso l’insuccesso» – dice Homer Simpson a suo figlio Bart. Di Homer non abbiamo alcuna stima e con aria altezzosa ci facciamo beffe delle sue massime da strapazzo. Un’altra dura settimana di lavoro alle nostre spalle, ci svegliamo sabato mattina e, come per magia, l’inverno è scomparso e un sole splendente illumina ogni cosa di una luce magnifica. Ci guardiamo in faccia: al mare sarà ancora più bello, un caffè al volo, partiamo presto e andiamo a Camogli! Benché già anni fa un’ambiziosa gita in direzione Santa Margherita-Por- tofino sia finita ignominiosamente a Genova Bolzaneto dopo una interminabile coda sui Giovi, non ci lasciamo intimorire e partiamo: guardaci Homer, tentare è il primo passo verso il successo! Viaggio regolare, usciamo sorridenti dall’autostrada, c’è un po’ di gente ma è normale, siamo quasi fermi ma c’è un semaforo e finalmente vediamo il mare! Però si va a passo d’uomo anche dopo la rotonda, dove va tutta questa gente? E poi, dove parcheggiamo? Gira e rigira, gira e rigira ma niente da fare. E come noi tutti gli altri. Altra coda per tornare al casello, stessa solfa a Rapallo ma lì manco ci proviamo. Sembra quasi di sentire la risata beffarda di Homer… ma prima di ritornare mesti a Springfield facciamo un ultimo tentativo e Sestri Levante ci accoglie, sebbene non senza fatica. Tavolino all’aperto e aria di mare sulla faccia, cappon magro, pesciolini e vermentino: alla fine ne è valsa la pena ma che fatica per un giorno di svago!

andrea.rovati.broni@gmail.com

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *