Maggio da dimenticare per l’agricoltura di montagna

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Rischio parassiti per il frumento e calo della produzione di mele

BRALLO DI PREGOLA – Un mese di maggio da dimenticare per l’agricoltura e il turismo dell’Alta Valle Staffora. Pioggia, temperature invernali e in alcuni casi anche la neve stanno creando seri problemi alle coltivazioni e stanno causando un calo drastico di presenze negli alberghi, ristoranti e agriturismi.

Preoccupato per questo clima anomalo è l’imprenditore agricolo di Santa Margherita di Staffora Corrado Volpini che da alcuni anni ha deciso di puntare sulla vitivinicoltura di montagna. I suoi vigenti si trovano nella frazione di Casanova Staffora sulla via del Sale. “Purtroppo a causa delle temperature basse e delle piogge sto assistendo ad un ritardo sulla maturazione. – afferma Volpini – Per fortuna è stato scongiurato il rischio delle gelate anche se queste continue ondate di maltempo potrebbero compromettere la qualità delle uve”.

Penalizzata è anche l’azienda agricola il “Molino del Sole” che ha molti dei terreni a Cencerate, frazione del comune del Brallo. “Noi coltiviamo a mille metri d’altezza e per questo motivo le continue piogge stanno causando dei seri problemi al frumento che potrebbe favorire la comparsa di parassiti. – dichiara la giovane titolare Giulia Rossi – Inoltre siamo in ritardo sulla semina della fagiolana bianca, che rappresenta uno dei nostri punti di forza. In questo caso rischiamo seriamente di non poter raccogliere nei tempi adeguati. Siamo preoccupati anche per le patate che sono state seminate e che sono a rischio di marcescenza”.

Problemi anche per i fagioli seminati a Bocco, un’altra frazione del Brallo, dall’azienda agricola “La Montagnola”, che rischiano di marcire a causa delle piogge e dell’umidità e soprattutto per i frutteti della valle per via delle temperature basse.

Gli agricoltori lamentano un danno alla produzione di frutta notevole e si prevede, in termini quantitativi, un calo del 50% sulla raccolta delle mele. Ma anche ciliegie e albicocche stanno soffrendo gli sbalzi termici di questi giorni con temperature che di notte scendono fino a 3-4 gradi. Una situazione che sta mettendo in ginocchio il frutticoltore della Val di Nizza Simone Rolandi, titolare dell’azienda agricola “La valle della frutta”. “Due anni fa il gelicidio, quest’anno il freddo: una situazione davvero allarmante per noi agricoltori. Le albicocche e le ciliegie stanno soffrendo – racconta Rolandi – in modo particolare questi repentini sbalzi di temperatura e le albicocche invece di maturare seccano. Non va meglio per le mele: nel mio caso avrò un raccolto inferiore alla metà degli anni precedenti. Una situazione di questo genere non si era mai vista”.

A causa del maltempo sono saltate diverse prenotazioni negli alberghi dei comuni di Santa Margherita di Staffora, Brallo di Pregola e Menconico così come sono state cancellate alcune delle escursioni e passeggiate organizzate per questo week end sui crinali appenninici delle Quattro Province.

Mattia Tanzi

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