Maltempo: storica grandinata
Sabato 28 maggio sono piovuti dal cielo chicchi grossi come noci. Compromesse molte coltivazioni. Ingenti danni a Tortona dove il sindaco ha chiesto lo stato di calamità naturale
di Daniela Catalano
Nella serata di sabato 28 maggio il ciclone “Hannibal”, causa del gande caldo delle scorse settimane, ha ceduto il passo a una violenta perturbazione che ha colpito duramente le province di Alessandria e Pavia.
Danni ingentissimi sono stati provocati all’agricoltura dalla tempesta di grandine che si è abbattuta a macchia di leopardo sulla provincia di Alessandria, distruggendo interi campi coltivati, dal mais all’orzo, dal grano agli ortaggi, dai frutteti ai vigneti. In pochi minuti è stato bruciato un intero anno di lavoro, soprattutto nelle zone del Tortonese.
Dal primo bilancio, effettuato da Coldiretti Alessandria, la caduta della grandine, con chicchi grossi come noci nelle campagne e lungo le strade trasformate in fiumi di ghiaccio, ha provocato la perdita della quasi totalità della frutta, in particolare pesche e albicocche, tra Tortona e Viguzzolo e tra Monleale e Montemarzino e ha danneggiato anche la viticoltura locale.
Gravi disagi si sono registrati nella città di Tortona, con sottopassaggi allagati, il suolo dei giardini pubblici ricoperto dalle foglie strappate, automobili danneggiate dai chicchi di ghiaccio. Numerosi gli edifici coinvolti: in frantumi i vetri del ridotto del teatro “Civico”, della Biblioteca e i lucernai del Palazzetto sport, l’acqua è penetrata negli spogliatoi del Comando della Polizia locale e in due sedi scolastiche in piazzale Mossi che sono rimaste chiuse il 30 e il 31 maggio per effettuare le opere di messa in sicurezza.
Molti gli interventi delle squadre dei Vigili del Fuoco di Alessandria, Novi Ligure e Valenza che hanno cercato di riportare la situazione sotto controllo.
Anche in provincia di Pavia la fascia collinare dell’Oltrepò pavese ha visto cadere grandine mista ad acqua sui vigneti nei comuni di Broni, Stradella, Santa Maria della Versa, Cigognola, Pietra de’ Giorgi e Montalto Pavese. E in parecchi casi rischia di essere compromessa la prossima vendemmia perché i vitigni si trovano in una fase molto importante dello sviluppo.
Forti raffiche di vento hanno soffiato su tutto il Pavese causando molti disagi. In alta Valle Staffora, soprattutto verso il monte Penice, sono state registrate folate fino a 77 km orari. Molte le chiamate ai pompieri e ai volontari della Protezione civile che sono intervenuti per liberare strade da piante e da rami divelti e dal fango.
«In alcuni punti le perdite del raccolto arrivano anche al 100%. – ha dichiarato il direttore di Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – Si tratta dell’ultima spallata del clima impazzito in una primavera caratterizzata da forte siccità. Il risultato sono pesanti danni alle coltivazioni con la perdita di un intero anno di lavoro, conseguenza dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi».
Nelle ultime ore, mentre sale il conto dei danni provocati dalla grandinata, gli agricoltori condividono la scelta del sindaco di Tortona, Federico Chiodi, di richiedere lo stato di calamità naturale per la zona.