«Maria ci attende con un abbraccio che ci incoraggia»
Sabato scorso nel santuario della Madonna di Montebruno il terzo pellegrinaggio vocazionale guidato da Mons. Marini
MONTEBRUNO – «In questo bel santuario, come d’altra parte in ogni santuario mariano, quando entriamo percepiamo che la Madonna ci attende, e ci attende con un abbraccio che ci dà conforto, ci consola, ci incoraggia. È l’esperienza che facciamo tutti noi quando entriamo in un santuario della Madonna. Oggi questa esperienza, con grande gioia e con tanta gratitudine, la rinnoviamo».
Sabato 21 maggio, in una mattinata con il cielo blu intenso, ha esordito così Mons. Guido Marini nell’omelia del terzo pellegrinaggio vocazionale diocesano che si è svolto nel bel santuario di Nostra Signora di Montebruno, incastonato in una piccola e solida comunità, ma caro a tutta la vallata e al circondario. Don Pietro Cazzulo, “padrone di casa”, ha dato il benvenuto al Vescovo e lo ha ringraziato per aver scelto Montebruno, culla di una bella comunità che non si limita al piccolo Comune locale di circa 200 anime, ma volge lo sguardo su un territorio molto più vasto. Mons. Marini ha espresso gioia per essere arrivato in questo caratteristico luogo di preghiera, così vicino alla sua terra natale, nel territorio del Genovesato, e ha rivelato di esservi giunto per la prima volta nella sua vita.
Nella chiesa gremita si respirava l’aria di una grande festa di famiglia. Grandi e piccini a salutare il Vescovo pellegrino e a pregare insieme a lui per le vocazioni. Anche il sindaco, Mirko Bardini, presente alla celebrazione, ha rivolto il saluto finale al presule e ha annunciato in anteprima che in Consiglio comunale proporrà la cittadinanza onoraria per don Pietro, infaticabile punto di riferimento per la zona (ben undici parrocchie).
Sacerdote infaticabile, per il quale, però, sarebbe auspicabile un aiuto, visto che le sue “primavere” si fanno sentire.
Ecco, quindi, ancor più evidente la ragione per trovarsi insieme a pregare ai piedi di Maria, affinché interceda presso il Signore e susciti vocazioni, in particolare al sacerdozio, e anche alla vita consacrata. All’altare hanno concelebrato don Stefano Calissano e don Paolo Padrini. Al termine il Vescovo ha salutato personalmente i pellegrini, dopo aver ringraziato di cuore i concelebranti, i giovani che hanno servito all’altare, la corale, che con attenzione e cura ha accompagnato la preghiera liturgica, e il sindaco.
Dopo i saluti è stato accompagnato a visitare il celebre Museo della Cultura Contadina, che ripercorre la storia della zona e gli strumenti dell’epoca utili alla sussistenza di queste comunità. La Val Trebbia ha tanti tesori da scoprire, soprattutto quello del valore del tempo, che è dono di Dio. Da queste parti, infatti, l’uomo è ancora abituato a non rincorrere i minuti, ma a viverli profondamente.
Il prossimo pellegrinaggio mariano – a Dio piacendo – si terrà sabato 28 maggio nel Santuario di Fumo di Corvino San Quirico in Oltrepò Pavese.
Lucia Maria Gradi