Monsignor Sergio Pagano è cittadino di Sant’Agata Fossili
La cerimonia del conferimento si è svolta domenica scorsa
SANT’AGATA DEI FOSSILI – Giornata di festa e di commozione domenica 7 aprile a Sant’Agata Fossili per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria del Comune a Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano e vescovo titolare di Celene.
Il teatro comunale era affollato di pubblico e di autorità civili, religiose e militari. Tra esse il vice prefetto vicario di Alessandria Paolo Ponta, il presidente dell’Amministrazione Provinciale di Alessandria, Gianfranco Baldi, numerosi sindaci dei comuni vicini che indossavano la fascia tricolore, il vice questore Francesco Di Piazza, il comandante la Compagnia dei Carabinieri di Tortona, Maggiore Carlo Giordano, la comandante la Compagnia dei Carabinieri di Novi Ligure, Capitano Marzia Lapiana, mons. Francesco Giorgi, incaricato pastorale pro tempore della parrocchia di Sant’Agata e il direttore del settimanale diocesano “Il Popolo”, mons. Pier Giorgio Pruzzi. Tra il pubblico, oltre a Carlo Varni, componente del Consiglio Economico Diocesano, vi era il prof. Ettore Cau, preside emerito della Facoltà di Lettere dell’Università di Pavia, legato a Mons. Pagano da antica amicizia e dalla comune passione per la paleografia.
Il sindaco di Sant’Agata Fossili, ing. Diego Camatti, ha rivolto all’inizio brevi parole di saluto e di ringraziamento agli ospiti e all’illustre protagonista della cerimonia. Ha quindi letto la motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria, votata dal Consiglio Comunale di Sant’Agata.
Al termine della lettura il sindaco ha proceduto alla consegna ufficiale a Mons. Pagano di una artistica targa con lo stemma del Comune di Sant’Agata e con impresse le motivazioni della concessione della cittadinanza onoraria.
Momento di commozione, con il pubblico in piedi e applaudente. Ha quindi preso la parola il Vice Prefetto vicario, Paolo Ponta, che ha ricordato le origini santagatesi della sua famiglia materna e ha espresso il, suo compiacimento per la scelta dell’amministrazione comunale di Sant’Agata, una scelta, che oltra a premiare un illustre studioso e religioso, aiuta a consolidare i rapporti tra Stato e Chiesa.
Mons. Francesco Giorgi ha rivolto a Mons. Pagano parole di grande affetto e di stima e, citando Mons. Aldo Delmonte, ha affermato che le due grandi caratteristiche di sacerdote “autentico uomo di Dio” e di “Vescovo colto e sapiente” emergono e si sommano nella persona di Mons. Pagano, come testimonia la cerimonia che si è svolta l’8 marzo scorso a Roma, presso l’Aula Magna dell’Istituto Patristico Augustinianum, quando gli è stata manifestata la gratitudine della comunità scientifica internazionale per l’impegno pluridecennale rivolto alla divulgazione e conoscenza del valore storico e culturale dell’Archivio Segreto Vaticano e per le autorevoli pubblicazioni e per la promozione di importanti collaborazioni con Istituti culturali, sia in Italia sia all’estero. Senza dimenticare l’attività didattica svolta per tanti anni dal Prefetto nella prestigiosa Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica di cui è Direttore dal 1997.
Il direttore de “Il Popolo”, mons. Pier Giorgio Pruzzi ha ricordato l’antica amicizia che lo lega a Mons. Pagano, il suo amore per la Diocesi di Tortona e i suoi studi locali e soprattutto la sua preziosissima consulenza per la organizzazione razionale dell’Archivio Diocesano. Infine il santagatese Eraldo Canegallo ha ricordato l’aspetto umano e sacerdotale di Mons. Pagano, il suo affetto per il territorio e la sua gente, il saper essere con garbo e riservatezza vicino alle persone che soffrono o che sono nel dolore.
Le parole più attese erano però quelle di Mons. Pagano. Parole da Vescovo, essenziali, senza fronzoli, forti e chiare, come sempre, dove la grande cultura dell’Oratore e il credo nel Vangelo si fondono per diffondere la “Buona Novella”.
Ha ricordato come è nata la sua frequentazione di Sant’Agata. Merito di una chiesa che, un tardo pomeriggio di un giorno d’estate di molti anni fa, aveva la porta aperta. Entrò per la prima volta in quella chiesa. Dopo la funzione pomeridiana le luci erano già state spente e la chiesa era vuota di fedeli.
Vi era però il lume acceso vicino al Santissimo e un sacerdote che pregava in ginocchio: era il compianto arciprete di Sant’Agata Mons. Marno Bava.
Dal loro incontro nacque una salda amicizia, che consentì così ai santagatesi di conoscere, apprezzare e stimare Mons. Pagano.
Poi la conclusione, imprevista ed emozionante: Mons. Pagano ha detto che intende donare la sua vasta biblioteca, composta da circa 15.000 volumi di notevole valore culturale e materiale, al Comune di Sant’Agata.
Un dono che potrebbe dare una svolta culturale e sociale a tutta la zona.
Pubblico in piedi ad applaudire e commozione e sorpresa tra i santagatesi.
L’architetto Ferdinando Casati ha donato all’illustre Ospite una grande litografia realizzata da suo padre, il noto artista vogherese Ambrogio Casati.
Al termine della cerimonia, la Pro Loco locale ha offerto un signorile rinfresco ai presenti, e c’è stata così l’occasione per tutti di scambiare parole e saluti con il nuovo Cittadino santagatese.
Eraldo Canegallo