Morto sul lavoro un operaio di 52 anni

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Precipitato da un’impalcatura del cantiere di Palazzo Durazzo

NOVI LIGURE – Venerdì scorso, verso le ore 9.30, in via Paolo da Novi, si è verificato un grave incidente sul lavoro. La vittima si chiamava Antonio Summa detto “Antonello” e aveva 52 anni.

Stava lavorando su di un’impalcatura allestita per il rifacimento della facciata di Palazzo Durazzo, storico edificio, di grande valore architettonico, costruito nel XVII secolo nel centro città.

All’improvviso per cause da accertare, mentre stava montando alcune porte fornite di vetro, per conto di una ditta novese dove lavorava, è stato colpito dal crollo di un lucernaio in vetro, che sfortunatamente ha provocato una ferita molto profonda alla gamba dell’operaio con conseguente lacerazione dell’arteria femorale.

Non c’è stato nulla da fare, l’uomo, che era nato e abitava in città, è deceduto in breve tempo; gli immediati soccorsi non gli hanno salvato la vita. Si è trattato dell’ennesima tragedia sul posto di lavo-ro, un’altra “morte bianca” che si aggiunge al lungo elenco del 2023.

«Abbiamo ormai una media di tre incidenti sul lavoro al giorno – hanno commentato i segretari di Cisl e Filca Cisl Alessandria-Asti, Marco Ciani e Gerri Castelli – ed è inaccettabile perdere la vita per la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti.

Dobbiamo fermare la strage nei luoghi di lavoro. Fino ad allora questo nostro paese non potrà dirsi civile». Dopo l’incidente, tutti i partiti hanno annullato gli appuntamenti di chiusura della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 14 e 15 maggio.

Il Commissario Straordinario, Paolo Ponta, e l’Amministrazione comunale di Novi Ligure, mercoledì 17 maggio, nel giorno delle esequie si si sono stretti intorno alla famiglia di Antonio. «Senza entrare nel merito di eventuali responsabilità – ha commentato Ponta – non si può non sottolinea-re l’amarezza e lo sconcerto suscitati nella comunità dal drammatico fenomeno delle morti sul lavoro».

Vittorio Daghino

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