Nel vivo della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
Iniziata martedì 18 gennaio, si concluderà martedì 25 con i Vespri in cattedrale celebrati dal vescovo, che vedranno la partecipazione della comunità ortodossa rumena e della Chiesa valdometodista
«In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per adorarlo» (Mt 2,2): è il tema scelto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si svolge dal 18 al 25 gennaio e che il Papa ha ricordato nell’Angelus di domenica scorsa.
I testi liturgici e di riflessione, proposti per l’utilizzo alle singole comunità, sono stati approntati dal Consiglio delle Chiese del Medio Oriente e dalla Commissione internazionale nominata congiuntamente dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e dalla Commissione Fede e costituzione, espressione del Consiglio ecumenico delle Chiese a cui aderiscono la maggior parte delle Chiese ortodosse del mondo.
Molte sono le iniziative locali di preghiera organizzate dalle singole diocesi.
A Tortona ieri, mercoledì 19 gennaio, alle ore 19, nella chiesa del Loreto si è tenuto un incontro di preghiera tra il vescovo Mons. Guido Marini e la comunità ortodossa rumena guidata da padre Catalin Aftodor (nella foto). Martedì 25 gennaio invece, in cattedrale, alle ore 18, avrà luogo la celebrazione dei Vespri presieduta dal nostro vescovo, da padre Aftodor e da Gregorio Plescan, pastore della Chiesa valdometodista di Alessandria.
Nel corso della Settimana di preghiera tutte le comunità sono invitate a riflettere, giorno per giorno, su una particolare declinazione del tema scelto, tratto dal vangelo di Matteo.
«Abbiamo visto apparire la sua stella», era il titolo del primo giorno che contiene l’invocazione al Signore a rialzarci e a guidarci con la sua luce. Secondo giorno: «Dove si trova quel bambino, nato da poco, il re dei Giudei?», il suggerimento è a riflettere sul fatto che un’autorità umile abbatte i muri e costruisce con amore. «Queste parole misero in agitazione tutti gli abitanti di Gerusalemme, e specialmente il re Erode»: nel terzo giorno si ricorda che la presenza di Cristo sovverte il mondo.
«Tu Betlemme […] non sei certo la meno importante»: il tema del quarto giorno ci dice che, sebbene piccoli e sofferenti, non ci manca niente.
Nel quinto giorno siamo invitati a meditare la frase: «Apparve ancora a quei sapienti la stella che avevano visto in oriente» che ci ripete che noi tutti siamo guidati dall’unico Signore. «Videro il bambino e sua madre, Maria. Si inginocchiarono e lo adorarono»: la preghiera è al centro della sesta giornata: anche noi cristiani siamo radunati in preghiera attorno all’unico Signore.
Nella settima giornata protagonisti sono i doni del Magi: «Gli offrirono regali: oro, incenso e mirra», per i cristiani i doni della comunione.
Infine, la proposta dell’ottavo giorno è: «Essi presero allora un’altra strada e ritornarono al loro paese» che suggerisce la necessaria conversione dalle vie della separazione, alle nuove vie di Dio.