Nell’adorazione eucaristica si rinnova la Pentecoste
La preghiera dei gruppi diocesani di RnS
TORTONA – Sabato 19 novembre, i gruppi diocesani del Rinnovamento nello Spirito Santo, guidati dal coordinatore diocesano Domenico Cirigliano, hanno animato l’adorazione eucaristica in cattedrale.
Mons. Guido Marini ha salutato i partecipanti ringraziandoli per avere ripreso gli appuntamenti mensili e affermando che il tempo di adorazione è un dono non solo per i presenti, ma anche per la città e la Diocesi. Prendendo spunto dal tema di riferimento per la preghiera, tratto dagli Atti degli Apostoli e riguardante la prima comunità (At 1,12-14), ha ricordato che tutte le volte in cui gli Apostoli e i discepoli si riuniscono, si rinnova la Pentecoste. Lo Spirito Santo scende soprattutto nel momento in cui la comunità cristiana è in preghiera, intorno a Gesù e alla sua Parola. Quando si realizza la Pentecoste descritta negli Atti, accadono tre cose. Innanzitutto si rinnova la fede.
Lo sguardo degli uomini e delle donne diventa nuovo, capace di leggere le vicende della storia non da un punto di vista umano, ma dal punto di vista di Dio e del suo disegno di provvidenza, di salvezza e di amore.
Poi si rinnova la speranza: i discepoli, gli apostoli, quella comunità cristiana, diventa coraggiosa e audace, capace di uscire dagli ambienti chiusi per andare nelle strade del mondo. La speranza, infatti, è la capacità, data dallo Spirito Santo, di affrontare tutto con lo sguardo proteso all’eternità. Il terzo effetto della Pentecoste è il rinnovarsi della carità, cioè una trasformazione del cuore che diventa capace di amare gli altri, con l’intensità stessa dell’amore di Dio. Lo Spirito Santo, infatti, sveglia nel cuore della prima comunità cristiana la passione per l’annuncio del Signore Gesù. Il vescovo ha concluso augurando a quanti si ritrovano insieme a pregare davanti a Gesù Eucaristia di vivere una piccola, ma vera Pentecoste nella quale lo Spirito Santo scende, irrompe e produce il rinnovamento della fede, della speranza e della carità affinché lo sguardo sia quello di Dio che si traduce in rinnovamento della speranza, cioè del coraggio, dell’audacia di chi sa che cammina in questo mondo, ma che ha come meta l’eternità e, infine, un rinnovamento nella carità, cioè un cuore che rimanga infiammato dal desiderio di annunciare e testimoniare Gesù, unico vero Salvatore del mondo. L’adorazione ha avuto momenti di lode, di giubilo e di ringraziamento.
Don Claudio Baldi, nel suo intervento, ha fatto riflettere sul tema della serata e, dopo un momento di intercessione, è stata impartita la benedizione eucaristica e si è svolta la processione del Santissimo tra i fedeli.