Nell’amore di Dio si diventa segno di comunione nella Chiesa per i fratelli e per il mondo

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Il 24 giugno la Messa a Sale nella Casa Madre delle Piccole Figlie del S. Cuore di Gesù

SALE – Il giorno dedicato alla memoria del Sacro Cuore è un solennità bellissima: lo ha confermato anche il vescovo, Mons. Guido Marini che, venerdì 24 giugno, ha voluto celebrarla nella cappella della Casa Madre della congregazione delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù.

È la festa di tutte le feste per queste suore che hanno consacrato a Gesù la loro vita, ma è anche un appuntamento irrinunciabile per i fedeli del paese e dintorni che, ogni anno, vengono a pregare e affidarsi alla protezione di Gesù. La superiora, madre Pia Villiger, ha rivolto cordiali parole di benvenuto e ringraziamento al vescovo, generosamente disponibile a rendere più partecipate e solenni, con la sua presenza, le ricorrenze significative della Famiglia religiosa fondata da mons. Amilcare Boccio.

Con Mons. Marini hanno concelebrato don Paolo Padrini, suo segretario, don Paolo Caorsi parroco di Castelnuovo Scrivia e don Piero Fugazza, parroco di Sale, con la collaborazione di Fabrizio, maestro dei ministranti, da lui preparati con la massima cura.

Nella cappella traboccante di luci, fiori e canti della Corale della parrocchia di San Giovanni di Sale, magistralmente diretta da Daniela Menditto, accompagnata al pianoforte da Piergiorgio Merlo, il vescovo ha invitato i numerosi fedeli presenti, con parole vibranti di fede, a riflettere sull’amore di Gesù.

La bella immagine del Sacro Cuore, simile a un nido accogliente, a un rifugio sicuro è un invito a lasciare che ogni volta questa verità torni a stupirci e faccia ascoltare il battito del cuore divino, pieno di amore per ciascuno di noi.

Quando l’ombra del dubbio ci assale, possiamo risentire la sua Parola, nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue e affidarci alla Madonna perché ci aiuti a capire in profondità il cuore di suo Figlio.

Mons. Marini ha anche ricordato di ascoltare la voce di Gesù che interpella ciascuno con queste parole: «Tu mi stai a cuore, ma come ricambi le mie attenzioni?».

Nella misura in cui permettiamo a Lui di entrare nel nostro vissuto e inseriamo le nostre scelte quotidiane nella logica dell’ineffabile dono del suo amore, diventiamo segno di comunione tra noi e i fratelli e troviamo la felicità perché abbiamo Gesù nel cuore.

L’omelia è penetrata come rugiada benefica nell’assemblea silenziosa e attenta che, al termine della Messa, ha voluto ringraziare e salutare il Pastore.

Le suore e i presenti si sono stretti intorno a lui in una festosa corona e gustavano la vera pace che sboccia dall’incontro con il Sacro Cuore di Gesù.

Nel pomeriggio, il vicario episcopale per i religiosi, don Maurizio Ceriani, ha celebrato la S. Messa per le suore anziane che vivono nella Casa Madre di Sale.

Giovannina Poggio

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