Nuova sede per l’hospice di Broni

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E dal 2024 al via la Centrale operativa territoriale nella Casa di Comunità

BRONI – Nuova sede per l’hospice della Fondazione Cella e da gennaio 2024 al via la Centrale operativa territoriale. Continua ad arricchirsi di servizi la Casa di Comunità di Broni, attiva nei locali dell’ex ospedale Arnaboldi di via Emilia. Da qualche settimana, infatti, è terminato il trasferimento dei 10 posti letto dell’hospice per le cure palliative che la Fondazione Cella aveva attivato nel complesso di Vescovera: ora la struttura si trova nella parte posteriore dell’ex ospedale con accesso da via Ferraris. La Fondazione si è già attivata con Ats Pavia per aumentare a 16 la capienza dei posti letto viste le continue richieste dovute soprattutto ai casi di mesotelioma ancora presenti sul territorio di Broni e dell’Oltrepò pavese. L’hospice si trova al primo piano della struttura, mentre al piano terra saranno attivati nuovi ambulatori per le cure palliative, che andranno a potenziare i servizi domiciliari che la Fondazione attualmente offre. Ancora da decidere, infine, che ne sarà dei 20 posti all’ultimo piano dell’edificio, ma è in corso un confronto con Comune, Fondazione e azienda sanitaria. Gli spazi lasciati liberi a Vescovera, invece, si trasformeranno in una Rsa da 20 posti letto. A gennaio 2024, inoltre, la Casa di Comunità offrirà un nuovo servizio, ovvero la Centrale operative territoriale, finanziata con 165 mila euro di fondi del Pnrr. Si tratta di una struttura con operatori che si occuperanno di contattare i pazienti anziani e fragili soli oppure appena dimessi dall’ospedale per verificare che vada tutto bene e, ad esempio, stiano rispettando la terapia prescritta dai medici. In caso di problemi, la Centrale attiverà una rete socio-sanitaria per venire incontro alle esigenze delle persone. La struttura di Broni andrà ad affiancarsi alle altre tre Cot previste in provincia di Pavia dalla riforma sanitaria regionale a Pavia, Vigevano e Voghera e coprirà un bacino di una cinquantina di Comuni e oltre 50 mila abitanti del Distretto Broni-Casteggio. L’aumento dei servizi nella Casa di Comunità di Broni porterà anche a un aumento dell’affluenza: così, a luglio, partiranno i lavori per realizzare il nuovo parcheggio pubblico da 76 posti con accesso diretto sulla statale per i mezzi di soccorso e collegamento pedonale con via Ferraris. Dal prossimo anno, inoltre, in Oltrepò sarà attiva la nuova Casa di Comunità di Casteggio, come annunciato dal direttore del Distretto, Pietro Tronconi, in un recente incontro con i sindaci di Broni e Casteggio, Antonio Riviezzi e Lorenzo Vigo.

Oliviero Maggi

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