Parcheggi affidati in “house providing”
Decisione unanime nel consiglio comunale. Proposto anche il ritorno della Consulta giovanile
TORTONA – Il consiglio comunale che si è svolto martedì 12 luglio ha votato l’affidamento in modalità “house providing”, cioè diretto e senza gara, come consentito dalla legge, del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento e della riscossione delle tariffe. Già il mese scorso era stata richiesta alla giunta la ricognizione sulla congruità economica dell’affidamento e l’elaborazione dello schema di contratto di servizio. In aula, dunque, c’è stata l’approvazione definitiva, con il sostegno dell’opposizione, per un progetto già ipotizzato dalla precedente amministrazione di Centrosinistra. L’obiettivo di questa decisione è quella portare più servizi, e quindi attività e fatturato, in capo alla municipalizzata, in modo da rendere più consistente lo stato patrimoniale dell’azienda. In questo modo si chiude il decennio travagliato in cui il servizio era stato prima affidato a società private, con un percorso di cessioni, fallimenti di gestori e passaggi vari, giunto a una stabilità solo negli ultimi anni, da quando cioè è stato seguito dall’azienda Ica, che è arrivata alla scadenza del contratto.
Nella stessa seduta è stata poi votata la modifica al bilancio per l’esecuzione di alcuni lavori di urgenza, necessari per riparare alcuni edifici pubblici dopo i danni del maltempo avvenuti lo scorso 14 giugno, per una cifra che si aggira sui 100.000 euro. Anche in questo caso il voto è stato unanime.
Infine, l’altra notizia rilevante tra i punti all’ordine del giorno, è la decisione di tornare a istituire la Consulta comunale dei giovani, organo consultivo in materia di politiche giovanili e strumento di educazione alla partecipazione per i ragazzi tra i 15 e i 30 anni.
Su questo punto, con la maggioranza favorevole, l’opposizione si è astenuta. La Consulta ha avuto una fervente attività nel periodo a cavallo tra i due decenni scorsi, per poi essere soppressa a causa di vari interventi politici di tutti i partiti, che avevano condizionato fortemente le nomine e le scelte interne dell’organo nell’ultimo periodo di attività, circa una decina di anni fa.
Ora il progetto si ripropone su nuove basi, permettendo di partecipare anche in modo singolo e personale, e non solo in rappresentanza di enti, scuole, associazioni e appunto partiti politici.
Stefano Brocchetti