Per 3 giorni la Casa Alpina è diventata una scuola
BRUSSON – Dopo un anno di stop, la Casa Alpina è tornata a ospitare, dal 27 al 30 dicembre, il Campo Invernale Giovanissimi e Msac (Movimento Studenti di Azione Cattolica).
In un periodo delicato come quello che stiamo attraversando in questi mesi, ciò che ha reso vincente la proposta è stata la responsabilità matura e consapevole di trenta ragazzi delle scuole superiori che hanno compreso la necessità del rispetto delle regole perché la convivenza risultasse serena ma soprattutto sicura. Quest’anno il Settore Giovani ha voluto costruire quasi un esperimento sociale per i ragazzi: portare la scuola a Brusson facendone emergere le dinamiche tipiche per dare la possibilità agli studenti di confrontarsi e aiutarsi sugli aspetti che più li toccano da vicino.
I membri dell’Equipe hanno voluto ricreare tutto dal “vero” l’ambiente scolastico: preside, professori, assemblee di classe e d’istituto, rappresentanti, pagelle, giornalino, ballo di fine anno…
La Casa Alpina si è trasformata a tutti gli effetti in una scuola da vivere a 360 gradi, il tutto, però, nello spirito che caratterizza Brusson, all’insegna dell’amicizia, del gioco e della preghiera. Il “preside”, a nome degli educatori, rivolgendosi ai ragazzi durante l’ultima serata ha detto: «Avete scelto di portarvi il lavoro in vacanza in un certo senso, ma nello stesso tempo avete scelto di dare alla scuola ancora una possibilità. Quel posto che è fonte di tanti problemi, richieste, preoccupazioni, stress è forse ancora l’unico che ha il coraggio di puntare tutto su di voi, di guardarvi come unici e irripetibili soldati del sapere, dentro a un mondo che spacchetta fragili verità come regali sotto l’albero. Ma quando la scuola non fosse in grado di presentarsi come il posto amico che ho appena descritto, ricordatevi che esiste questa Casa, dove un 2 vale come un 10, dove ci sarà sempre qualcuno che vi guarderà come giù da questa valle nessuno vi ha mai guardato».
Equipe Giovani e Msac