“Per amore di conoscenza. Le sfide del nuovo umanesimo”

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Domenica 23 aprile la 99^ Giornata per l’Università “Cattolica del Sacro Cuore”. Sabato a Tortona la consegna della Borsa di Studio in memoria di don Zanolli

MILANO – Da quasi un secolo la “Giornata per l’Università Cattolica”, che quest’anno si terrà domenica 23 aprile, è l’evento con cui storicamente la Chiesa italiana ricorda la centralità dell’Ateneo cattolico più grande d’Europa. Una celebrazione che è occasione di approfondimento sui valori originali che guidano le scelte quotidiane di studenti e professori. Con il duplice scopo di raccogliere fondi, ma anche di sensibilizzare la comunità cristiana a preservare un patrimonio messo al servizio della Chiesa e del Paese. Fu la Beata Armida Barelli, cofondatrice e cassiera dell’ateneo fondato da padre Agostino Gemelli, a volere questo evento di mobilitazione della Chiesa italiana per sostenere anche economicamente l’ateneo dei cattolici. Era il 1924 e l’idea ottenne l’approvazione di Pio XI che conosceva questa istituzione accademica nata il 7 dicembre 1921, a Milano, con due facoltà (Scienze sociali e Scienze filosofiche). Oggi, L’Istituto “G. Toniolo” e l’Università Cattolica, anche grazie alle offerte raccolte durante la Giornata, sostengono, con numerose iniziative la formazione, il diritto allo studio, i percorsi di eccellenza e le esperienze internazionali di migliaia di studenti. “Per amore di conoscenza. Le sfide del nuovo umanesimo” è il tema scelto per la 99^ Giornata e, come ha spiegato Franco Anelli, rettore dell’Ateneo, intende collegare “le ragioni della missione educativa alla stretta attualità. Infatti è l’amore per la conoscenza, la tensione verso il sapere, che ci permette di affrontare le nuove sfide per la nostra famiglia umana, anche di fronte alle ombre di incertezza che si proiettano sul nostro tempo. L’università ha il compito di investire sui talenti del futuro, e dunque sulle centinaia di studentesse e di studenti che varcano ogni giorno le nostre sedi di Milano, Brescia, Piacenza, Cremona e Roma. Giovani che giungono da ogni parte d’Italia, e non solo, carichi di aspettative, incoraggiati dalle famiglie e dagli amici”.

“Per educare i cittadini di domani non sono sufficienti le pur indispensabili competenze dei nostri docenti e del nostro personale. – prosegue Anelli – Occorre poter contare anche sul patrimonio di fede e di cultura della Chiesa italiana, delle sue articolazioni, ma specialmente di tutti i suoi fedeli.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore si adopera quotidianamente per fornire alle migliaia di studentesse e di studenti un progetto formativo articolato e rispondente ai bisogni di un mercato del lavoro in costante evoluzione. Nel corso degli anni abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti da parte di agenzie nazionali e internazionali per la qualità del nostro lavoro”.

“L’Ateneo dei cattolici italiani, in continuità con la visione illuminata di padre Agostino Gemelli e con l’opera coraggiosa dei fondatori che non hanno avuto paura di confrontarsi con le sfide del loro tempo, – scrivono i vescovi della Conferenza Episcopale italiana nel Messaggio per la Giornata – è chiamato a proseguire la sua meritoria attività a servizio di una conoscenza pienamente u-mana e di una qualificata formazione delle nuove generazioni, nella consapevolezza che l’ispirazione cristiana non è certamente un limite ma piuttosto una grande risorsa”.

In riferimento al tema scelto per la 99^ Giornata i vescovi hanno dichiarato che “per natura e missione, fin dalla loro nascita, le Università sono il luogo privilegiato dove si coltiva la conoscenza. I Centri accademici hanno un triplice compito rispetto alla conoscenza: devono contribuire al suo sviluppo, attraverso la ricerca e il progresso scientifico nei diversi ambiti del sapere; hanno la responsabilità di trasmetterla e consegnarla alle nuove generazioni con una didattica aggiornata ed efficace; sono chiamati a condividerla con le diverse realtà impegnate a promuovere lo sviluppo umano per contribuire alla soluzione dei non pochi problemi che l’umanità sta affrontando”.

La Giornata 2023 è dedicata alle nuove frontiere della conoscenza che interessano ad esempio le neuroscienze, l’astrofisica, la genetica e la medicina. Di fronte alle enormi potenzialità della ricerca scientifica in molti campi, sono più evidenti, però, anche i rischi per il futuro dell’umanità.

“Come ha affermato più volte Papa Francesco: «Nel momento presente sembra necessaria una riflessione aggiornata sui diritti e i doveri in questo ambito. Infatti, la profondità e l’accelerazione delle trasformazioni dell’era digitale sollevano inattese problematiche, che impongono nuove condizioni al- l’ethos individuale e collettivo» (Discorso alla Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita, 28 febbraio 2020). – sottolineano i vescovi nel Messaggio – La conoscenza oggi deve misurarsi con un orizzonte sempre più complesso dove un sapere così ampio e innovativo necessita di una rinnovata visione dell’umano e di criteri etici altrettanto rigorosi e appropriati, soprattutto perché sono in gioco la natura e il futuro dello stes- so essere umano”. Se da una parte emerge il trans-umanesimo “come crescente interazione dell’umano con le innovazioni tecni- co-scientifiche”, dall’altra, si assiste “al profilarsi del post-umanesimo quale processo che mira esplicitamente, almeno nelle sue forme più radicali, ad andare oltre l’attuale condizione umana prefigurando l’affermarsi di altre forme di vita”. Di fronte a questi scenari “non privi di rischi”, non bisogna, certo, fermare la ricerca e lo sviluppo.

“Occorre però – precisa la CEI – essere consapevoli che è necessario custodire l’umano, salvaguardare ciò che contraddistingue e caratterizza ogni persona e gli conferisce una peculiare dignità. Se questo è compito di tutti gli Atenei come luoghi dove si coltiva e si sviluppa la conoscenza a servizio del bene comune, lo diventa in modo particolare per un Ateneo che nasce e riceve linfa vitale dal riferimento al disegno di Dio e all’insegnamento della Chiesa”.

Infatti, “solo una visione che parta dalla centralità dell’uomo e dalle sue istanze trascendenti potrà consentire alle donne e agli uomini del nostro tempo di affrontare questioni impellenti che richiedono di promuovere e coltivare la sostenibilità contro la devastazione ambientale, la giustizia e la pace per superare i conflitti, l’accoglienza e l’integrazione per contrastare la cultura dello scarto”.

Daniela Catalano

TORTONA – Sabato 22 aprile, alle ore 10, nel Salone dell’Episcopio, si svolgerà la cerimonia di consegna della Borsa di Studio diocesana per l’Università Cattolica del Sacro Cuore in memoria di don Franco Zanolli. Con questo gesto gli “Amici dell’Università Cattolica” ricorderanno la figura del sacerdote, parroco a Novi Ligure, nella chiesa di Sant’Andrea in Collegiata, mancato all’improvviso nel settembre 2015.

La Borsa di Studio sarà consegnata dal vescovo Mons. Guido Marini a una matricola dell’Anno Accademico 2022-2023, alla presenza del Comitato Dio- cesano Borse di Studio, dei familiari e degli amici di don Zanolli.

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