Peregrinatio di San Marziano in alta Val Borbera
Sulle orme del santo per riscoprire le radici e il senso di appartenenza alla Diocesi e alla Chiesa
ALTA VAL BORBERA – Dal 19 al 28 agosto si è svolto il pellegrinaggio della statua di San Marziano nelle varie comunità dell’Alta Val Borbera, patrono e fondatore della Diocesi di Tortona, nell’anniversario del suo martirio che risale al 6 marzo del 122, cioè a 19 secoli fa. Il pellegrinaggio è iniziato il 19 agosto nella chiesa di Rocchetta Ligure, la più capiente della Val Borbera, con fedeli provenienti dalle varie comunità, i tre sacerdoti della valle e la presenza del vicario foraneo Don Francesco Larocca.
Successivamente la statua, dal 20 al 23 agosto è stata portata nelle comunità di Figino-Volpara, Vigoponzo, Dernice, passando per il Santuario della Madonna della Guardia di Pagliaro, all’inizio della Novena della Madonna, visitando ancora Roccaforte, San Martino e sostando la sera del 23 agosto nella chiesa di Albera.
Pur essendo la stagione estiva densa di avvenimenti, vi è stata una buona partecipazione di fedeli facendo memoria sulle radici della fede nella diocesi di Tortona, con il sangue del martire san Marziano.
La statua ha proseguito quindi il suo cammino verso il Santuario della Madonna della Guardia di Rosano, dove ha sostato nei giorni 24, 25 e 26 agosto: i numerosi fedeli presenti durante la Novena con la Messa alle ore 20.30 hanno potuto conoscere il santo fondatore e pregarlo affinché nei paesi dell’Alta Val Borbera mai sia abbandonato Gesù Cristo, vero principio di un mondo nuovo e più umano.
Il pellegrinaggio si è concluso nei giorni 27 e 28 nella chiesa parrocchiale di Cabella Ligure dove sono state ripercorse le antiche radici storiche di san Marziano ed è stata recitata la preghiera che lo invoca donataci dal vescovo Mons. Guido Marini.
Martedì 30 agosto don Gian Paolo Civillini, parroco di Savignone e vicario foraneo del Genovesato si è recato a Cabella per il “cambio di guardia” e proseguire il cammino di San Marziano che ha continuato il suo pellegrinaggio nel territorio diocesano del Genovesato.