Pernigotti: attese e dubbi sul futuro dopo la vendita

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Le rassicurazioni della proprietà e gli interrogativi del sindaco e dei lavoratori

NOVI LIGURE – Dopo l’annuncio della vendita del comparto dei preparati per gelati e del relativo marchio al Gruppo Optima, rimane comunque viva la preoccupazione tra i lavoratori della Pernigotti, perché non sono ancora chiare le prospettive di rilancio della storica azienda dolciaria e dello stabilimento novese. Il Vice Capo Gabinetto del Ministro per il Lavoro, Giorgio Sorial, ha richiesto che nelle prossime settimane sia presentato un dettagliato piano industriale. Il nuovo incontro, al quale il sindaco Cabella ha già annunciato la sua presenza, dovrebbe tenersi entro fine ottobre a Roma nella sede del Mise (Ministero per lo sviluppo economico). Il sindaco, presente alla riunione del 2 ottobre, ha dichiarato: “Con la mia partecipazione al tavolo convocato dal Mise ho voluto innanzitutto esprimere la preoccupazione dell’intera città e la solidarietà nei confronti delle famiglie dei lavoratori. Il nostro primo obiettivo rimane quello di salvaguardare i posti di lavoro”.

“In base alle prerogative e agli strumenti a nostra disposizione – ha proseguito – faremo tutto il possibile per preservare l’occupazione e contribuire allo sviluppo dell’azienda. Ho ribadito l’intenzione, già espressa dall’amministrazione comunale precedente con l’approvazione di una variante parziale al Prg, di mantenere il vincolo urbanistico sull’area dello stabilimento”.

“Il primo atto concreto – ha concluso – in questo senso è stata la recente decisione della Giunta comunale di resistere in giudizio contro il ricorso al Tar presentato dalla proprietà”. “Siamo stupiti e anche un po’ arrabbiati – ha affermato il segretario nazionale della Uila Pietro Pellegrini – che sia stato presentato un piano industriale virtuale, tutto ancora da costruire, dove è più volte comparsa la parola esuberi, senza alcuna garanzia di crescita della produzione e di investimenti”.

Per quanto riguarda il futuro, Pierluigi Colombi, chief financial officer di Pernigotti SpA, sulla pagina on line del “Sole 24 Ore”, ha spiegato che l’operazione conclusa con Optima dà prospettive diverse rispetto al passato e ha rassicurato circa la decisione del gruppo di restare radicati a Novi Ligure e al Piemonte per garantire identità e qualità del marchio. L’accordo ha previsto la cessione il ramo commerciale “Ice & Pastry” e il marchio “Pernigotti Maestri Gelatieri italiani” a Optima, che è un operatore specializzato che saprà valorizzare questa realtà.

A Novi la Pernigotti conta 83 addetti, 48 dei quali sono operai. Una parte di questi, ha spiegato Colombi, lavorerà per produrre preparati per il gelato per conto di Optima, gli altri si occuperanno di cioccolato.

La cessione del ramo d’azienda riguarda i 19 addetti che lavorano alle vendite a Milano e che si trasferiranno sotto il controllo di Optima. “Il vero cambio di prospettiva – ha aggiunto Colombi – è la possibilità di rilancio del sito e non ci saranno esuberi, ma semplicemente un piano che accompagnerà volontariamente chi intende chiudere la propria carriera, assolutamente in maniera condivisa, sia con i lavoratori sia con le istituzioni”. In questi giorni, inoltre, è anche arrivata la notizia della vendita da parte del Gruppo Toksoz degli ex magazzini della Pernigotti che si trovano alla frazione Barbellotta, nell’area situata lungo la strada 35 bis dei Giovi tra Novi Ligure con Serravalle Scrivia.

A comprarli sono stati alcuni imprenditori locali molto attivi nel settore della logistica. I magazzini erano inutilizzati da cinque anni per scelta dell’attuale proprietà, che prima ha deciso di trasferirli a Parma e poi nel centro logistico di Capriata d’Orba. La vendita però risulta indipendente dalle altre manovre aziendali.

Daniela Catalano

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