Pernigotti: ritornano sugli scaffali il gianduiotto e i cremini, due prodotti simbolo dell’azienda
DI LUCA LOVELLI
Quale prodotto rappresenta la Pernigotti meglio del tradizionale gianduiotto? L’iconico cioccolatino, così come il cremino e altri dolciumi realizzati dal marchio novese, sono ufficialmente tornati sugli scaffali dei punti vendita per la campagna autunno-inverno 2023. Ad annunciarlo è la stessa azienda. «L’intera offerta è stata rinnovata, a partire dalle ricette e dalle confezioni, nell’ambito di un preciso piano di rilancio e di riposizionamento in Italia, ma anche per sostenere il forte impegno alla conquista dei mercati internazionali. – afferma il direttore commerciale Luigi Leonetti – Siamo intervenuti proponendo nuovi assortimenti e formati per venire incontro alle esigenze e ai gusti dei consumatori, a partire dal gianduiotto, passando inoltre per altri prodotti disponibili entro la fine di ottobre. La grande distribuzione sta premiando il nostro impegno. Abbiamo già riscontrato un aumento degli ordini e pure un incremento dei punti vendita raggiunti su tutto il territorio nazionale». Il gianduiotto presenta una ricetta rinnovata con l’utilizzo solo di nocciole italiane e una grafica delle confezioni più moderna. Il prodotto, caratterizzato da un incarto color rame che ha sostituito quello dorato, sarà disponibile in tre gusti: classico, fondente ed extra fondente 70%, in sacchetti da 140 grammi o in altri assortiti da 300 grammi. Il cremino, anch’esso di nuova preparazione, sarà acquistabile nella versione classica o fondente in sacchetti da 140 grammi. Il nocciolato Pernigotti sarà invece in vendita nel formato classico e fondente 70%, mentre i torroni avranno tre versioni (classico alle mandorle, classico alla nocciola e morbido alla nocciola e alle mandorle), a cui si aggiungeranno i torroni ricoperti di cioccolato da 250 grammi. Grande ritorno anche per i torroncini e per le stecche di cioccolato pepitas, disponibili in tre gusti (classico, bianco e fondente), oltre alle versioni extra large da 1 chilo di pepitas e cremino in confezione regalo. Novità, infine, per le creme spalmabili al gianduia classico e al gianduia nero fondente. Nel frattempo, la fabbrica lavora a pieno regime sui due turni tradizionali. Negli scorsi giorni, a Novi aveva fatto visita Luigi Mastrobuono, presidente del Consiglio di amministrazione della società. Un altro segno di vicinanza nei confronti della realtà locale in piena fase di rilancio dopo la crisi della precedente gestione turca targata Toksoz. Il dirigente è uomo di espressione governativa come referente di “Invitalia”, entrata lo scorso luglio con il 25% all’interno della compagine societaria costituita in maggioranza dal fondo Lynstone di JP Morgan, ora al 75%. Il personale si è intanto rafforzato negli scorsi giorni grazie all’ingresso di 10 nuovi interinali. Il gruppo sembrerebbe inoltre intenzionato a riprendere la produzione dei gelati, probabilmente a fine 2024. «L’ingresso di “Invitalia”, attraverso il fondo di salvaguardia dei marchi storici, è un passaggio che dà ulteriore garanzia alla continuità aziendale e al mantenimento dei posti di lavoro e vuole contribuire all’azione di rilancio del marchio e dei prodotti Pernigotti. – commenta Mastrobuono – Quello che è stato realizzato finora ne è il presupposto, che recupera la sostanziale forza del brand. La campagna del prossimo Natale è il banco di prova su cui stiamo lavorando con fiducia e intensità». Tra le tematiche più calde rientra il possibile nuovo stabilimento da individuare sul territorio urbano novese, per il quale pure il sindaco Rocchino Muliere aveva incontrato i vertici aziendali nel corso dell’estate.