Potluck party: perchè no?

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Potluck party? La denominazione suona inconsueta, prima che esterofila: parrebbe quasi indicare stravaganti mode d’oltreoceano, invece appartiene alle più informali e comuni abitudini. Cos’è un potluck party? Di sicuro vi avrete preso più volte parte e chissà quanti ne avete organizzati, forse senza sapere si chiamassero così. Con questo termine, infatti, vengono indicati quegli inviti nei quali ogni singolo invitato porta qualcosa da mangiare e da bere, sollevando l’anfitrione da una parte dei classici compiti. I potluck possono diventare divertenti occasioni per trovarsi con gli amici, specie in numerosa compagnia, senza che chi mette a disposizione la propria casa o il giardino si trovi a trafficare per giorni e giorni per organizzare tutto tra tavola, spesa e cucina. Decisamente consigliabile quando gli invitati sono affiatati e desiderosi di condivisioni allegre, ad esempio in occasione di ricorrenze festaiole e poco legate a famiglia e tradizione, dove “più si è meglio è”. Resta necessario coordinare in maniera ineccepibile gli ospiti, onde evitare di avere un numero esorbitante di stuzzichini e dolci e nessun piatto principale. Stilate un elenco delle portate: chiedete di preparare i piatti preferiti, segnandone la tipologia ed eventualmente indirizzandone la scelta in base ai piatti già “prenotati”. Non dimenticate le bevande, meglio orientarsi su due, massimo tre tipologie, scongiurando così di avere una miscellanea. Pane e grissini non possono mancare e saranno perfetti e graditi da procurare per coloro che accanto ai fornelli ci stanno mal volentieri. Definite, se non proprio un tema del menu, una linea guida: un ingrediente principale o un tipo di cucina, potranno indirizzare i vostri ospiti nella scelta dei piatti e far eccellere i più dotati nell’arte culinaria, senza finire in menu simili a strane accozzaglie e stridenti successioni di sapori. Il piatto clou resta appannaggio dei padroni di casa: l’invito a un potluck (ma chiamiamola pure cena in compagnia, per quanto meno specifico) implica da parte di chi ospita la realizzazione della pietanza più rilevante e costosa dell’intero menu, oltre ovviamente alla preparazione della casa, a una curata apparecchiatura e a un’accoglienza impeccabile. Potrete scegliere se servire la cena placé (seduti) o a buffet (in piedi con sedute disponibili in parte). Questo dipenderà prima di tutto dallo spazio a disposizione e dal numero degli invitati. Sarà infine indispensabile predisporre tutto l’occorrente, compresi eventuali piatti e posate di servizio. Non è detto, infatti, che tutti gli ospiti arrivino con le pietanze pronte per essere disposte in tavola.

patrizia.marta.ferrando@gmail.com

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