Preparandoci a dopodomani
Di Carlo Zeme
Margherita dopodomani compie 1 anno. 366 giorni, per via del 2024 bisestile, che profumano di regalo quotidiano. Margherita si sta preparando a modo suo al grande evento, ha un metodo di allenamento che oscilla tra l’inconscio e l’istinto; all’asilo ha imparato a collegare la canzoncina del “Tanti auguri” con il battito di mani mentre alla visione delle candeline fa qualcosa con la bocca che assomiglia a un soffio, anche se gli osservatori più attenti hanno modo di pensare che da un momento all’altro possa partire un fischio. Margherita si sta preparando a non deludere nessuno quando avrà la torta davanti e così nel frattempo spazzola tutto quello che le viene proposto sul vassoio del suo seggiolone che ormai è diventato un trono. Margherita non fa distinzioni: pizza, focaccia, spinaci, zucchine, yogurt oppure zucca vengono presi dalle sue piccole manine, spappolati e mangiati con gusto. Margherita ci sta ricordando che prepararsi è saggio ma non è l’unica cosa che ci deve occupare: per nove mesi l’abbiamo attesa, pensata, studiata sui libri pianificando le cose da fare su fogli bianchi immensi, e poi è andata a finire che ci ha insegnato lei a stravolgere i piani da un secondo all’altro. Intanto è bello guardare la vita da un’altra prospettiva. Domenica scorsa è stato il giorno del compleanno di mia moglie Melina: la mamma che scarta i regali, pensieri impacchettati che sono diventati fonte di stupore, di gioia e punti interrogativi sul volto più piccolo della famiglia. È divertente provare a spiegare a Margherita che bisogna attendere ancora qualche giorno per essere ufficialmente la festeggiata, che questa volta i “Tanti auguri a te” sono per qualcun altro. Dall’espressione che mi fa sembra che la prenda con filosofia. Partecipa, si gode il grande caos, si mette in posa per le foto ricordo e a volte si spazientisce e urla un po’, piange, chiede un time out dalla troppa socialità. Margherita dopodomani compie 1 anno. E noi, forse, ci stiamo preparando.
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