Presentazione dello stemma di S.E. Mons. Guido Marini
Il motto dal Salmo 104: “Mandi il tuo Spirito”
Lo stemma si ispira, nei simboli scelti e nella composizione, al motto “Emitte spiritum tuum” (dal Salmo 104: “Mandi il tuo Spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra”).
Al centro dello stemma è evocata la Chiesa, rappresentata con la nota e antica allegoria della barca che, con la vela spiegata, naviga sul mare della storia.
La navigazione della Chiesa è, anzitutto, ispirata e sostenuta dalla forza soave dello Spirito Santo, rappresentato da sette fiamme, simboleggianti i sette doni dello Spirito Santo, richiamo alla Pentecoste e alla pienezza dell’effusione dello Spirito. Inoltre, la navigazione della Chiesa è custodita e orientata dalla Stella maris, simbolo di Maria.
Il dono dello Spirito Santo discende dal Cuore di Gesù, raffigurato in alto con i segni della Passione, richiamo alla Croce del Signore, dalla quale Egli emise lo Spirito.
La vela della barca raffigura la croce rossa che evoca, oltre all’insegna della Chiesa, anche l’emblema della città di Genova, città natale di Mons. Marini. Il “mare araldico”, raffigurato da fasce ondate d’argento sull’azzurro, richiama in modo simbolico il nome del titolare dell’insegna.
La blasonatura redatta secondo le regole araldiche
Arma: Di rosso, alla galea d’oro, con la vela quadra d’argento, crociata del campo, vogante su un mare d’azzurro, fluttuoso d’argento, movente dalla punta. Accompagnata nel cantone destro del capo da una stella di sei raggi e accostata da sette fiamme, due a destra, ordinate in sbarra e cinque a sinistra, poste 2-2-1, il tutto d’oro; col capo raggiante d’oro, carico di un cuore di rosso, circondato in fascia da una corona di spine di nero e cimato a una corona fiammeggiante di sei lingue, la base merlettata, di rosso.
(Si ringrazia l’avvocato Angelo Scordo di Torino, studioso e profondo conoscitore di Araldica)
g.d.