Prima Assemblea del clero: la Chiesa diocesana in cammino

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Il 16 marzo al “Mater Dei” la riunione del Consiglio Presbiterale nella nuova forma

TORTONA – La prima convocazione del Consiglio Presbiterale nella sua nuova forma di Assemblea del clero è avvenuta nella mattinata di giovedì scorso, 16 marzo, sotto lo sguardo della Madonna della Guardia.

Un incontro sentito che ha visto 63 presbiteri insieme al loro vescovo ritrovarsi in Santuario per la celebrazione dell’Ora Terza e un breve momento di adorazione personale e silenziosa e dopo nell’aula “Paolo VI” del Centro “Mater Dei”.

Una novità ben accolta dalla Diocesi e voluta da Mons. Guido Marini che, dovendo provvedere al rinnovo del Consiglio, considerato che il numero dei presbiteri presenti nella Chiesa tortonese consente una loro convocazione assembleare (secondo quando indicato da Apostolorum Successores, 182), ha ritenuto opportuno far coincidere il Consiglio Presbiterale con l’Assemblea del clero.

È nato, così, un organismo vivo e dinamico, di natura consultiva, per promuovere il dialogo e il confronto tra i sacerdoti che ricoprono un incarico pastorale e il vescovo stesso.

«Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore»: i lavori sono stati aperti dal vescovo Guido che ha preso spunto dal ritornello del Salmo responsoriale della Liturgia del giorno.

«L’ascolto della Sua voce – ha detto – accompagna e illumina l’Assemblea stessa perché non trovi posto in noi il “cuore indurito”.

Un cuore indurito, infatti, si chiude all’ascolto dell’altro, non sa cambiare punto di vista mentre è bello sentirsi ed essere complementari gli uni agli altri guardando insieme in un’unica direzione».

Solo in una comunione autentica si può ascoltare il Signore, perdonandoci anticipatamente difetti e povertà: «Noi apparteniamo al Signore e alla Chiesa; – ha continuato – non è la Chiesa che appartiene a noi, ma il contrario e va servita e amata non secondo i nostri criteri ma secondo i criteri del Signore, che insieme siamo chiamati a cercare continuamente».

È stato quindi letto dal segretario uscente lo Statuto Regolamento del Consiglio Presbiterale-Assemblea del clero e subito si è provveduto a due importanti adempi- menti. I presenti sono stati chiamati con scrutinio segreto a esprimersi su di un presbitero incaricato di svolgere la funzione di segretario e la votazione ha indicato il sottoscritto.

Si è allora passati a una seconda votazione per scegliere i quattro componenti della Commissione di cui il vescovo può servirsi nel caso di rimozione o trasferimento forzato di parroci. Sono stati eletti don Luca Ghiacci, mons. Gianfranco Maggi, mons. Marco Daniele e don Maurizio Ceriani.

Mons. Marini ha poi presentato alcuni orientamenti pastorali della Diocesi, emersi durante i recenti incontri con i vari vicariati. Il riferimento è stato alla convocazione di un’assemblea diocesana e sinodale come frutto di un cammino che copra l’intero anno pastorale e prenda in esame tematiche significative per l’annuncio del Vangelo: la Commissione che è stata formata, sarà presieduta da mons. Daniele. Il vescovo successivamente ha annunciato la volontà di compiere la Visita Pastorale che prenderà il via nel 2024. Anche questa avrà una sua Commissione, guidata da don Ceriani, con il compito di indicare i criteri e suggerire proposte per pensare in “stile sinodale” l’importante momento.

Per quanto riguarda invece il “lavoro ordinario”, si è convenuto di rivedere gli orari per le celebrazioni e le confessioni e di formare i Consigli pastorali all’interno delle comunità pastorali e dei vicariati non prima del rinnovo imminente dei Vicari foranei.

Mons. Marini, parlando a cuore aperto, ha così tratteggiato anche le caratteristiche del Vicario Foraneo, al fine dell’unità dell’azione pastorale e della comunione della cura dei presbiteri del proprio vicariato, «perché tutto diventi missione, con l’entusiasmo del pastore e non con la rassegnazione della decadenza, poiché è proprio nella difficoltà che si infuoca il cuore».

C’è stato il tempo per due riflessioni (da parte di mons. Francesco Giorgi e di don Paolo Caorsi) e il sottoscritto, in qualità di Direttore dell’Ufficio Liturgico, ha presentato le indicazioni liturgiche circa la celebrazione del sacramento del matrimonio per i parroci, gli sposi e tutti coloro che concorrono alla preparazione del matrimonio e u-na integrazione della Nota pastorale del 2019 circa i funerali, in riferimento a interventi, sia parlati sia in canto, estranei alla celebrazione. Ne è seguito un breve dibattito. Quindi don Francesco Larocca, provicario generale, ha presentato i possibili nuovi criteri per la distribuzione dei fondi 8xmille e dei contributi Cei per i beni culturali, richiamando alla sobrietà, alla reale necessità pastorale di utilizzo dell’immobile, nonché vigilando sulla scelta dei tecnici, che devono essere competenti ed effettivamente capaci di portare a termine pratiche sempre più complesse.

Ancora due interventi (di don Stefano Ferrari e di don Lorenzo Bergantin) e, infine, Mons. Marini ha dichiarato concluso l’incontro guidando la preghiera dell’Angelus non senza un ricordo per alcuni confratelli malati.

Don Claudio Baldi

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