Quale momento stanno vivendo gli esercizi commerciali?
In sofferenza i ristoranti che vanno avanti soltanto se fanno consegne a domicilio
Mentre alcuni ristoranti, bar, alberghi e agriturismi rischiano di non riaprire più, i negozi di vicinato in questo periodo sono rinati. Le piccole botteghe, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, dovuto anche alle limitazioni negli spostamenti, si sono rivelate essenziali, soprattutto per la popolazione anziana. Una piccola rivincita di quel piccolo commercio così bistrattato in passato che, una volta terminata la pandemia, meriterebbe più attenzione.
A Fabbrica Curone, comune montano della Provincia di Alessandria, la piccola bottega di Andrea Fittabile è rinata. Qui i residenti si recano nel negozio per comprare pane e generi alimentari di ogni tipo evitando di spostarsi con l’auto verso i supermercati. «La mia bottega è stata riscoperta. – spiega il commerciante di Fabbrica – Il nostro negozio, prima della pandemia, era frequentato più che altro da clienti che acquistavano il salame di nostra produzione, ora invece riusciamo a vendere di tutto. Facciamo anche molto a domicilio e per i prossimi week end ho intenzione di consegnare anche le pizze».
A Varzi, in Valle Staffora, la panetteria, biscotteria Azzaretti di Caterina Turrone sta in piedi grazie alle vendite online e quindi alle spedizioni di dolci, torte e altri prodotti. «Per quanto riguarda la vendita di pane, focacce e pizze è cambiata la frequenza di acquisto. – afferma Caterina – Le persone non vengono più tutti i giorni ma soltanto due o tre volte alla settimana per fare la scorta. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia riusciamo a sopravvivere grazie alle vendite e consegne online dei nostri prodotti».
A Brallo di Pregola il negozio di alimentari di Leonardo Nobile è diventato oggi più che mai un punto di riferimento per i residenti, soprattutto gli anziani, che evitano di recarsi al supermercato di Varzi.
Al Brallo si è creato un clima solidale tra i commercianti tanto che il panettiere voltante Fabio Vergagni, oltre ai suoi prodotti da forno, consegna a domicilio anche alcuni generi alimentari del negozio di Nobile.
A Broni la bottega di Elena Caliogna lavora a pieno regime offrendo oltre ai prodotti da forno i generi alimentari che vengono consegnati a anche a casa. «In questo periodo, essendo chiusi i bar, è stata riscoperta la colazione fatta tra le mura domestiche. – racconta Elena – Questo ci ha permesso di vendere molti più biscotti così come è aumentata la vendita delle farine per le pizze e le focacce. Le restrizioni dovute alla pandemia hanno permesso di riscoprire la qualità sotto casa.
Ad aumentare le vendite in questo periodo sono stati anche i negozi di ortofrutta. A Novi Ligure l’attività di Girolamo Tramontana, che si trova nel centro della cittadina, sta lavorando a ritmi sostenuti effettuando consegne direttamente a casa dei clienti. «Sono aumentate soprattutto le vendite degli agrumi così come di altri prodotti. – dice Girolamo – Non possiamo di certo lamentarci e ci riteniamo per questo motivo fortunati».
In sofferenza restano soprattutto i ristoranti che stando chiusi devono affrontare comunque le spese senza alcun incasso. Qualcuno però è riuscito a stare in piedi grazie alle consegne a domicilio. Lo chef Damiano Dorati del ristorante “Le Cave Cantù” di Casteggio non ha rinunciato all’alta cucina proponendo alcuni piatti che vengono consegnati direttamente da lui e dalla moglie. «Per Pasqua abbiamo offerto un menù che è stato molto apprezzato dai nostri clienti. – spiega Dorati – I nostri piatti sono stati consegnati a Pavia, Tortona, Pieve del Cairo… e adesso stiamo proponendo un brunch per il 25 aprile.
Continueremo a offrire questo servizio di consegna fino a quando non sarà individuata dal Governo una data per la riapertura di ristoranti e bar».
Anche il salumiere di Casanova Staffora Angelo Dedomenici resiste grazie alle spedizioni dei propri salami.
I suoi pregiati insaccati sono arrivati anche in Svizzera.
Mattia Tanzi