Quando nessuno ci fa caso

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Di Carlo Zeme

Se esistessero le Olimpiadi di gattonamento Margherita sarebbe una perfetta porta bandiera per la nostra nazione. Negli ultimi mesi si è contraddistinta per aver toccato con mani e piedi praticamente qualsiasi superficie, per aver gattonato pure all’indietro e, data la conformazione della nostra casa, ha imparato anche a salire e scendere le scale con qualche capitombolo annesso. Sta macinando record su record, dalla velocità, all’aggiramento degli ostacoli, fino alla resistenza: ore e ore di movimento a quattro zampe spesso con mamma o papà all’inseguimento. È così brava e veloce a gattonare che abbiamo raggiunto la conclusione che la pigrizia la facesse da padrona facendole perdere il gusto della scoperta per il camminare, del resto, buon sangue non mente e con un padre pigro come il sottoscritto non ci sarebbe stato da stupirsi. Margherita scappa per il corridoio superando il lungo armadio a muro in pochi secondi, poggiando le mani in avanti piastrella dopo piastrella, Margherita scappa in camera da letto intrufolandosi dietro la porta ad altezza comodino provando ad afferrare la cornice con dentro la foto di famiglia che le piace tanto, Margherita non la prendi più e vola in salotto guardando negli occhi il cuscino del divano, provando a prenderlo e a lanciarlo lontano. Disciplina olimpica anche quella. Come sempre l’inizio della rivoluzione è silenziosa, senza annunci, senza proclami, succede che nessuno ci fa troppo caso e per qualche frazione di secondo Margherita resta in piedi con tutti i suoi ottanta centimetri d’altezza, non ci fa caso nemmeno lei e appena se ne rende conto ritorna a quattro zampe con la faccia di chi è rimasto sorpreso. Ci sono piccoli momenti di silenzio, con in mano un tamburello oppure una costruzione, momenti in cui stiamo giocando e Margherita si ferma, scopre di saper stare in equilibrio e tutti ci stupiamo. Sentiamo che manca poco e presto correrà dappertutto facendoci venire il fiatone e scoprendo nuove discipline nelle quali eccellere ad altezze sempre più importanti.

carlo.zeme@gmail.com

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