Restaurata la statua del “Salvator Mundi”
SALE – Dopo sei mesi di restauro, è tornata nella chiesa di Santa Maria e San Siro a Sale la statua lignea del “Salvador Mundi”.
Si tratta di un Gesù Bambino benedicente, che regge nella mano sinistra un globo sulla cui cima è posta la croce a simboleggiare la sovranità sul mondo.
È stata la trentottenne Silvia Balostro, che ha il suo laboratorio a Vignole Borbera (e dove sta occupandosi del recupero di un crocifisso seicentesco di grandi dimensioni, proveniente dallo stesso edificio sacro salese) a prendersi cura di questa pregevole opera, risalente al XVIII secolo, anticamente conservata al monastero delle domenicane di San Gerolamo: furono i confratelli della Compagnia del Rosario a metterla in salvo nell’attuale chiesa di Santa Maria e San Siro nel 1802, al momento della soppressione dei conventi per effetto delle leggi napoleoniche. «Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ha finanziato al 50% l’operazione (costata nel complesso circa 3000 euro) – spiega Angelo Chiesa, presidente del “Comitato Amici di Santa Ma-ria e San Siro” – è stato possibile aggiungere un altro tassello nel lungo percorso intrapreso ormai più di 35 anni fa dal nostro sodalizio per salvaguardare questo insigne monumento e le preziose opere in esso contenute».
Nei primi mesi del 2021 è previsto invece il rientro del grande Cristo ligneo che si differenzia rispetto all’iconografia classica: presenta, infatti, (peculiarità rara, rintracciabile in zona su un crocifisso a Serravalle Scrivia) una doppia chiodatura sui piedi, appoggiati vicini e lo sguardo è rivolto verso l’alto.
La pulitura e il ripristino di alcune spaccature o parti attaccate da insetti xilofagi comporterà una spesa di circa 6000 euro e altri 3.000 euro servono per il trasporto.
Alessandra Dellacà