Riapre il teatro: si chiama “Valentino Garavani”

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Oltre 600 persone domenica a Voghera per il “Sociale”. La città lo aspettava da 37 anni

VOGHERA – Domenica 26 novembre, dopo 37 anni, è stato riaperto lo storico teatro “Sociale” di Voghera che da oggi si chiamerà teatro “Valentino Garavani”, in onore dello stilista nato in città. A sipario chiuso, gli organizzatori hanno contato poco più di 300 posti occupati sia per la rappresentazione delle 16.30 riservata alle autorità sia per quella delle 20.30 aperta al pubblico, con un suggestivo spettacolo a cura di Eleonora Abbagnato, incentrato a ritmo di danza sulla vita di Valentino e sugli abiti storici della sua Maison. In attesa dei numeri ufficiali, i circa 6 mila euro raccolti, attraverso l’offerta di 20 euro prevista per l’ingresso della rappresentazione serale, saranno devoluti al Comitato della Croce Rossa Italiana di Voghera per l’acquisto di una ambulanza molto speciale: si tratta dell’ambulanza dei desideri, grazie alla quale sarà possibile prendersi cura del benessere di chi ha bisogno attraverso la realizzazione dei suoi desideri, come incontrare un amico o assistere a uno spettacolo. Desideri semplici ma non scontati per chi si trova in una condizione di difficoltà e la cui realizzazione può contribuire a migliorare la qualità della vita e il benessere psicologico ed emotivo delle persone, così come può fare il teatro.

«È stata una serata importante per il nostro teatro e per tutta la città. – ha detto durante il suo discorso il sindaco Paola Garlaschelli – Dopo una lunga attesa di quasi 40 anni, il teatro riapre le sue porte consentendoci di tornare a vivere uno dei luoghi di riferimento e cuore pulsante della vita cittadina. E questo grazie a un lavoro corale, che ha visto più Amministrazioni impegnate nel raggiungimento di un obiettivo che presupponeva importanti disponibilità finanziarie. Un ringraziamento va alle Amministrazioni che hanno dato l’avvio a questo lungo percorso, a Fondazione Cariplo per il suo contributo di 1,4 milioni di euro pervenuto grazie a Giovanni Azzaretti, a Regione Lombardia, qui rappresentata dall’assessore Elena Lucchini, per ulteriori 1,6 milioni, ai nostri Uffici dei Lavori Pubblici che hanno saputo intercettare 1,7 milioni di fondi Pnrr sulla rigenerazione urbana che ci hanno permesso di completare il recupero di questa bellissima sala e di avviare quello del ridotto e dei locali adiacenti appartenenti allo storico circolo dei palchettisti». «L’intitolazione del teatro a Valentino Garavani è prima di tutto un atto di affetto e di riconoscenza nei confronti di un uomo che ha influenzato l’intero mondo della moda con la sua creatività e il suo stile, un uomo che ha fatto della sua stessa vita un’opera d’arte. – ha continuato il sindaco – La Fondazione ha sostenuto e sosterrà il nostro teatro nei prossimi anni e finanzierà delle borse di studio per giovani talenti che potranno frequentare l’accademia teatrale. In attesa di avere la nostra, faremo riferimento al teatro alla Scala di Milano e al teatro dell’Opera di Roma».

Lo spettacolo inaugurale dedicato a Valentino ha ripercorso la sua vita attraverso un’opera inedita ideata e diretta da Eleonora Abbagnato in collaborazione con Daniele Cipriani e l’artista digitale Massimiliano Siccardi. «La nostra città può sognare ancora più in grande con la riapertura del suo teatro. – ha detto l’assessore regionale Elena Lucchini – Immaginarne la riapertura era già una scommessa ambiziosa, ora vogliamo puntare ancora più in alto e far diventare il teatro “Valentino Garavani” uno dei punti di riferimento della cultura e dell’arte italiana».

Mattia Tanzi

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