Riccagioia diventa una Fondazione
Sarà trasformata in un hub di eccellenza per l’agricoltura 5.0, a servizio del territorio
TORRAZZA COSTE – La Fondazione Riccagioia è realtà. Lunedì scorso, in uno studio notarile di Milano, è stato costituito ufficialmente l’ente che gestirà nei prossimi anni il Centro vitivinicolo di Torrazza Coste, facendone un hub di eccellenza per l’agricoltura 5.0 a servizio delle aziende agricole del territorio oltrepadano e non solo, grazie alle ultime tecnologie sperimentate in campo.
«Riccagioia è stata una scommessa. – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, che fin da subito ha creduto nell’opportunità del progetto territoriale – Potevamo scegliere la strada più facile, ovvero la vendita, invece abbiamo scelto la più difficile, capire cosa servisse al territorio: un incubatore di idee per trasmettere conoscenze sull’agricoltura 5.0. Il progetto mette insieme un pool di eccellenze che faranno sperimentazione e trasferimento tecnologi-co, in campo, grazie ad una vera e propria azienda agricola, dando al-le imprese del settore, oltrepadane ma anche lombarde e non solo, un’opportunità in più».
I soci fondatori della Fondazione sono Nagima srl e Structura sr, insieme ad Almaviva Spa, Bayer CropScience S.r.l, Bonifiche Ferraresi Spa-Ibf Servizi Spa, Federazione Regionale Coldiretti Lombardia, Defendini Logistica srl – Sum srl, Esri italia Spa, ERSAF-Regione Lombardia, GeoSmart-Campus srl, Tim Spa – Olivetti Spa; i partner del progetto per lo sviluppo delle singole applicazioni saranno, invece, Rete di Impresa Assintel-AgritFood Tech, Dedagroup e Fondazione Quadrans, mentre l’università di Milano e l’istituto “Gallini” di Voghera forniranno il sostegno scientifico e per la ricerca. Intesa Sanpaolo, infine, ha già manifestato l’impegno a valutare l’intero progetto per dare il necessario supporto finanziario.
Tra i partner principali del progetto, appunto, c’è anche Coldiretti, che crede molto nel nuovo corso di Riccagioia dopo tanti anni di difficoltà: «La creazione della Fondazione porterà alla nascita del Centro di ricerche avanzato in agricoltura 5.0. – spiegano Stefano Grep-pi, presidente di Coldiretti Pavia, e Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia – Dobbiamo sfruttare tutte le opportunità che nasceranno da questa nuova occasione, che può vedere l’Oltrepò come protagonista di una rivoluzione tecnologica che parte dal mondo del vino per arrivare a tutti gli altri settori dell’agricoltura pavese, che è fatta di molte sfaccettature diverse, dalla montagna alla pianura, dai seminativi alla zootecnia, dai cereali all’ortofrutta».
Oliviero Maggi