Vho si candida a entrare nei Borghi Più Belli d’Italia

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Richiesto per la frazione il titolo di “Ospite Onorario”

TORTONA – Dopo Volpedo e Garbagna, una terza località tortonese potrebbe entrare a fare parte del novero dei “Borghi più Belli d’Italia”, comuni che possono fregiarsi di un titolo prestigioso e in grado di potenziare la visibilità a livello nazionale e internazionale del territorio. Oltre ai due paesi già inseriti, che hanno partecipato pure alla selezione per il concorso televisivo nazionale che elegge il “Borgo più Bello d’Italia”, il Tortonese, unico territorio della provincia di Alessandria presente nell’elenco italiano, potrebbe aggiungerne un terzo, nel caso sia superata la procedura di annessione. Proprio il Comune di Tortona si è fatto avanti, candidando la frazione Vho al titolo di “Ospite Onorario” dell’associazione dei Borghi per il biennio 2022-23. «Abbiamo deciso di chiedere l’inserimento di Vho come “Ospite Onorario” perché pensiamo che ci siano tutte le potenzialità per lo sviluppo del borgo, situato in in posizione panoramica sulle colline tortonesi; – ha spiegato il sindaco Federico Chiodi – la frazione ha un notevole patrimonio architettonico e naturale e merita valorizzazione». Nella relazione per la richiesta di ammissione si spiega che Vho sorge a 210 metri sul livello del mare e ha una vista spettacolare sui campi coltivati e sui vigneti delle colline. I primi insediamenti risalgono al secolo X e dal 1413 si hanno notizie del castello proprietà dei conti Guidobono Cavalchini.

Nel tempo, il fossato che attorniava il castello fu in parte interrato e divenne uno stagno che raccoglieva le acque piovane, utilizzato dalle famiglie per il bucato e per abbeverare gli animali. Questa raccolta d’acqua nei racconti popolari divenne il cosiddetto “mare di Vho”, termine ancora oggi in uso che indica il luogo dove sostare per ammirare il paesaggio.

Sulle colline circostanti si producono eccellenti vini e i monumenti principali sono la chiesa parrocchiale di San Salvatore del 1711 e la cappelletta della Madonna della Purità del 1661. Il piccolo centro conserva le sue tradizioni come la sagra dell’agnolotto e il “Carnevale Vhoese”, risalente alla fine del ’700.

Stefano Brocchetti

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