Rotary e Lions pronti ad aiutare il popolo ucraino

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Promossa una raccolta fondi con la CRI e l’invio di beni di prima necessità al confine polacco

NOVI LIGURE – Il Rotary Club è in prima linea per gli aiuti umanitari ai profughi ucraini. Oltre a un contributo economico versato sul conto corrente aperto dal distretto del sud est del Piemonte, ha organizzato altre iniziative.

«Abbiamo coinvolto direttamente la sezione novese della Croce Rossa, nella persona del presidente Davide Saccone, – racconta il presidente del Rotary, Giulio Raffaghello – che ci ha spiegato come, in queste situazioni di emergenza, sia importante muoversi attraverso i canali ufficiali e come la criticità maggiore riguardi al momento la carenza di medicinali. Abbiamo destinato 1.000 euro alla CRI per aiutare le persone con l’acquisto di farmaci e generi di prima necessità». Un aiuto immediato al quale ne seguiranno altri.

«Il nostro obiettivo è quello di alleviare il soggiorno delle persone che arriveranno sul territorio favorendone l’integrazione, senza sostituirci alle istituzioni locali. – prosegue Raffaghello – Dovrebbero arrivare tante donne, bambini e anziani, che non possono essere accolti dando loro solo un letto.

Vogliamo coinvolgere insegnanti in pensione per aiutarli a integrarsi velocemente, magari imparando la nostra lingua. Abbiamo stanziato un budget importante e tutti i soci si sono detti disponibili, aumentando la quota d’iscrizione.

Purtroppo non è un’emergenza che si chiuderà in una settimana». Per il periodo pasquale saranno raccolti nuovi fondi grazie alla generosità dei novesi. «Devolveremo il ricavato del nostro service a questa causa passando nuovamente attraverso la Croce Rossa – chiosa il presidente – e ci aiuterà anche il Rotaract, perché il supporto dei giovani sarà fondamentale. L’iniziativa consiste nella vendita di colombe pasquali realizzate dalla pasticceria “Pieve” e di bottiglie di vino fornite da Valditerra. Il service ricalca quello natalizio che ha avuto molto successo. Con i Lions non escludiamo la possibilità di effettuare un service congiunto in primavera allo scopo di reperire altri fondi. Dobbiamo mettere insieme più energie possibili per fare la differenza». Anche i Lions si sono attivati nella corsa alla solidarietà. Grazie a un contributo di 2.000 euro, l’associazione ha coperto metà delle spese dell’invio di beni di prima necessità, con l’altra metà coperta da privati.

Il camion, partito nelle scorse ore, ha portato al confine tra Polonia e Ucraina gli aiuti donati dai novesi e raccolti nella sede degli Alpini, che si sono subito impegnati nelle operazioni di supporto.

Luca Lovelli

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