Sacro Cuore di Gesù: le Piccole Figlie di Sale in preghiera

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L’Eucaristia celebrata nella cappella di Casa Madre da Mons. Francesco Ravinale, emerito di Asti

SALE – Venerdì 7 giugno le Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù di Sale hanno festeggiato con particolare solennità la ricorrenza del Sacro Cuore. Alle ore 17.30 nell’accogliente cappella dell’istituto Mons. Francesco Ravinale, vescovo emerito di Asti, con il parroco di Sale don Nicola Ferretti, ha celebrato la Santa Messa. Numerosa la presenza di suore e laici provenienti da paesi diversi uniti nella preghiera di lode e di ringraziamento all’amore infinito di Dio che ha suscitato nel cuore di monsignor Amilcare Boccio la straordinaria avventura della congregazione chiamata ancora oggi a realizzarsi nel solco della spiritualità del suo carisma. La liturgia del giorno è stata un invito alla gioia di celebrare le opere del Signore. Commentando le letture, il vescovo ha delineato le diverse prospettive in cui si manifesta l’amore divino. Il profeta Osea (cap. 11) parla in modo poetico dell’amore di Dio verso il suo popolo evocando le immagini suggestive di un padre che solleva il bambino alle sue guance e si china su di lui per dargli da mangiare. È un amore incompreso e non corrisposto dal suo popolo, ma Dio ama da Dio e non da uomo. San Paolo nella lettera agli Efesini introduce alla profondità dell’amore di Dio, alla realtà eterna di questo amore che unisce Padre e Figlio e si proietta sull’intera umanità. L’evangelista Giovanni (19,34) parla dell’amore di Dio in termini di storia vissuta, di qualcosa di infinitamente grande e salvifico che si è realizzato quando Gesù è salito in croce e ha lasciato che si squarciasse il suo cuore. Durante la Messa tutti sono rimasti immersi nel mistero dell’amore divino, chiedendo l’abbondanza dei doni e attingendo a questa fonte inesauribile, come aveva fatto il fondatore che ha vissuto una vita santa lasciandosi guidare da Gesù. Dal rapporto privilegiato di sentirsi amati e chiamati da Lui scaturisce la spiritualità che identifica le Piccole Figlie. Come ha detto Mons. Ravinale, il primo passo che ognuno deve compiere è lasciare che il cuore sia trafitto e poi, approfondendo la bellezza dell’amore di Gesù vissuto e donato a caro prezzo, sentire il desiderio di annunciare le impenetrabili ricchezze, con la generosità dell’apostolato. La vita fraterna di comunità diventa, per le Piccole Figlie, strumento di testimonianza e purificazione, di gioiosa appartenenza alla Congregazione sull’esempio di Gesù mite e umile di cuore. A rendere partecipata e vibrante la celebrazione, ha collaborato il coro guidato dal maestro Luca Panetti che ha interpretato con passione e bravura le composizioni di Mons. Boccio. Al termine la superiora generale suor Pia Villiger ha rivolto un caloroso grazie al vescovo e al parroco, alle autorità civili, alla Famiglia Laici del Sacro Cuore, agli amici, al maestro Luca Panetti e ai suoi coristi. La Madre ha reso tutti partecipi del suo sogno: diventare una comunità, una famiglia, una Chiesa con la stessa armonia di un coro in cui le diversità sono un valore aggiunto. «Vogliamo anche noi sognare in grande, – ha detto procedendo sulla via dell’amore “per fare della nostra vita un cammino di speranza e di gioia di cui oggi c’è tanto bisogno”». Un gioioso momento conviviale di fraterna amicizia ha concluso la festa.

Laici del Sacro Cuore

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