San Giovanni da Capestrano
Il 23 ottobre la Chiesa ricorda San Giovanni da Capestrano che nacque a Capestrano, un piccolo paese vicino a L’Aquila, il 24 giugno 1386 da un barone tedesco e da una donna abruzzese. Studente a Perugia, si laureò e divenne un ottimo giurista, tanto che Ladislao di Durazzo lo fece governatore di quella città. Dovendo guadagnarsi da vivere, nel 1413, ottenne la carica di giudice in uno dei rioni di Perugia. Una notte San Francesco gli apparve in sogno e gli chiese di entrare nel suo Ordine, cosa che lui fece divenendo a 30 anni francescano. Conobbe molto bene San Bernardino e lo difese quando, a causa della devozione del Nome di Gesù, fu accusato d’eresia. Prese anche lui come emblema il monogramma bernardiniano di Cristo Re e lo portò nelle sue battaglie. Fu nominato inquisitore e inviato contro gli e-retici, che nel suo caso erano i cosiddetti Fraticelli. Il Papa lo inviò in Austria, in Baviera e in Polonia, per combattere gli Ussiti.
In Terra Santa promosse l’unione degli Armeni con Roma. A settant’anni, nel 1456, si trovò a Belgrado quando fu attaccata dai Turchi, che dopo aver preso Costantinopoli nel 1453, cercavano di risalire in Europa attraverso l’Ungheria. Furono Niccolò V e il successore Callisto III che organizzarono una crociata in difesa della fede cristiana minacciata dal pericolo ottomano-islamico.
Giovanni percorse tutta l’Europa per mettere in piedi un esercito e si preparò alla guerra. Dal 14 al 22 luglio 1456 cristiani e turchi si batterono a Bel-grado, che era stata chiusa in una tenaglia dalle truppe di Maometto II e dalla flotta turca. Fu il comandante ungherese a rompere l’assedio navale con un attacco che riportò pieno successo il 14 luglio 1456. Una settimana dopo arrivò anche la vittoria terrestre, che vide come protagonista assoluto il santo, che guidò l’attacco. Per undici giorni e undici notti non abbandonò mai il campo. L’esercito turco fu messo in fuga e lo stesso sultano Maometto II fu ferito. Il Papa Callisto III istituì, in memoria, la festa della Trasfigurazione (6 agosto). Questa azione gli meritò l’appellativo di “Apostolo dell’Europa Unita”. Contrasse la peste e morì tre mesi dopo, il 23 ottobre 1456, in Croazia.
Si festeggia come patrono dei cappellani militari.
Daniela Catalano